Scala: urlò Palestina libera, flash mob per maschera licenziata

Raccolte oltre 700 firme per chiedere il suo reintegro

(ANSA) - MILANO, 03 GIU - Un flash-mob è stato attuato oggi, a Milano verso le 13, davanti ai Laboratori Ansaldo della Scala per chiedere il reintegro della maschera che è stata licenziata dopo che il 4 maggio, mentre era in servizio, ha lasciato il suo posto per salire in galleria e urlare "Palestina libera", tentando di srotolare una bandiera palestinese prima dell'inizio del concerto inaugurale dell'assemblea dell'Asian Development Bank con la premier Giorgia Meloni. L'iniziativa, a cui hanno partecipato esponenti di Anpi, Verdi e Rifondazione Comunista, in via Bergognone, si è svolta dopo un'assemblea di lavoratori e colleghi ed è stata organizzata con il sindacato di base Cub che sta seguendo il caso della studentessa-lavoratrice. Le firme raccolte per chiedere il reintegro della lavoratrice sono già arrivate "a quota 700" e la Cub informazione e spettacolo di Milano, oltre che dal punto di vista strettamente legale e sindacale, ha "in programma altre azioni che servano a non far calare il sipario su questa vicenda, che sembra dettata da una scelta di tipo politico per la decisione ritenuta spropositata di punire con il licenziamento un dipendente colpevole di aver dato voce alla propria coscienza di fronte all'assenza di una netta presa di posizione delle istituzioni contro il massacro di civili a Gaza". Il prossimo appuntamento contro il licenziamento è annunciato per venerdì prossimo alle 17 davanti al Teatro alla Scala. (ANSA).

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