Presidio per le remigrazione ad Ancona, tricolori e fumogeni

(ANSA) - ANCONA, 08 NOV - Bandiere e fumogeni tricolori e l'inno d'Italia cantato davanti al Monumento dei Caduti al Passetto di Ancona per la "Remigrazione", come recitava lo striscione esposto dai partecipanti. Questo il contesto di una manifestazione organizzata stamattina ad Ancona dal Comitato remigrazione e riconquista", che ha tra i promotori Casapound, Rete dei Patrioti, Veneto fronte Skinhead e Brescia ai Bresciani con adesioni anche da altre associazioni, consiglieri comunali e regionali: l'iniziativa "mira a rendere concreta e attuabile la remigrazione". Per rispondere al sit-in dei movimenti di destra, Potere al Popolo ha promosso una contromanifestazione ad Ancona a cui hanno aderito, tra gli altri, il Partito Comunista e movimenti per la Palestina: i presenti, che poi sono rimasti in presidio davanti al Comune, hanno sventolato anche bandiere della Palestina ed esposto uno striscione con la scritta "Ancona antifascista', ribadendo che la città è "antifascista, antirazzista". Alcuni dei partecipanti della contromanifestazione si sono avvicinati al Passetto cantando Bella ciao, quando l'altro presidio si era già concluso: entrambe le iniziative sono state presidiate dalle forze dell'ordine e si sono svolte senza incidenti o problemi per l'ordine pubblico. Quanto al presidio dei movimenti di destra, spiega Giorgio Ferretti, responsabile regionale del Comitato e di Casapound. "è molto simbolico per noi. E' la prima uscita, ma saremo presenti in tutte le province delle Marche, nei capoluoghi provinciali, e ci facciamo portatori di questa proposta di legge per cui ci sarà una raccolta firme che cerchiamo di portare in Parlamento". "Propone il rimpatrio di tutti gli immigrati irregolari che delinquono e che non accettano le regole del vivere sociale in Italia,- prosegue Ferretti -. In più l'istituzione di un ente che propagandi la remigrazione anche degli immigrati regolari, per incentivarli". "Dobbiamo invertire la rotta, - afferma ancora Ferretti -: l'Italia non può più sostenere masse incontrollate di immigrati che sono diventati padroni delle nostre città e ci tolgono ogni giorno un pezzo di sicurezza, un pezzo di città, un quartiere dove non posso più comprare la casa, una città dove non posso più uscire, un quartiere che i nostri ragazzi non possono più frequentare. Questo - conclude - è inaccettabile". (ANSA).
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia








