Pestati allo stadio di Zagabria, 'botte perché italiani'

(ANSA) - ROMA, 16 MAG - Erano andati allo stadio di Zagabria per festeggiare un addio al celibato ma sono stati aggrediti brutalmente da alcuni ultras. "Uno di loro ci ha chiesto da dove venivamo e quando abbiamo risposto 'Italia' hanno cominciato a picchiarci con pugni e calci", ha raccontato uno dei ragazzi di ritorno in Italia. L'episodio risale a sabato scorso ed è finito anche sulle cronache croate che hanno pubblicato un estratto del video del pestaggio in cui si vedono alcuni tifosi vestiti di nero pestare alcuni ragazzi, alcuni anche a terra. "Eravamo arrivati allo stadio un quarto d'ora prima dell'inizio della partita della Dinamo - racconta uno di loro -. Dopo aver passato i controlli ci siamo diretti verso i nostri posti, che erano nella tribuna, una zona molto tranquilla, dove c'erano anche famiglie con i bambini. Veniamo avvicinati da un gruppo di croati con felpe e cappucci che ci chiedono da dove veniamo. Quando abbiamo risposto 'Italia' hanno cominciato a colpirci con i pugni sul volto. Alcuni di noi sono caduti dai gradoni, ma raggiunti, sono stati colpiti anche con i calci". Secondo quanto raccontato dai ragazzi, tutti professionisti campani, in tribuna c'era anche uno steward che, però, "è rimasto fermo a guardare il pestaggio". Riusciti a scappare, i ragazzi hanno poi raggiunto l'uscita chiedendo aiuto agli agenti di polizia. Successivamente hanno presentato denuncia e sono stati curati in ospedale. Sei di loro sono rimasti feriti, con il più grave che ha riportato la frattura piatto orbitale. "Abbiamo contattato anche l'ambasciata - conclude una delle vittime -, ci hanno assicurato che si sarebbero mossi per chiarire l'accaduto". (ANSA).
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