Lidia e Davide, tre figli e il ritorno alla terra

(di Maria Grazia Marilotti) (ANSA) - CARDEDU, 14 AGO - Lei arriva dal Guatemala, lui da Firenze. Lidia Rivas, 34 anni, e Davide Friello, 42, hanno scelto la Sardegna, con le campagne attorno a Cardedu, in Ogliastra, per portare avanti La Era Nuova, un progetto di agricoltura rigenerativa e recupero dell'antica consuetudine contadina chiamata nell'Isola sa laurera. "Un concetto ben approfondito da Giulio Angioni nel suo saggio del 1976. Il loro è un esempio virtuoso di economia rurale, sociale e comunitaria, ancor più necessario alla luce del crescente abbandono delle campagne", spiega l'antropologa Veronica Matta, che ha studiato il progetto. Baratto, autoproduzione e relazioni di vicinato sono alla base della quotidianità di Lidia e Davide. "Facciamo scambi con i nostri vicini di casa e di campo - raccontano all'ANSA -, compriamo da piccoli produttori locali quello che non possiamo autoprodurre noi e andiamo raramente al supermercato. Non vogliamo essere eremiti, ma parte di un sistema sostenibile costruito dal basso. Ci riconosciamo nel contadino che si identifica con la terra e ne rispetta i ritmi naturali. Coltivare per la sopravvivenza familiare, come un tempo, rafforzare la relazione con il territorio, chi lo abita e la cura per l'ambiente è parte integrante della nostra visione". Sui social La Era Nuova ha superato i 100 mila follower. E video girati da loro hanno raggiunto milioni di visualizzazioni, così come i corsi online che raccontano l'idea di un'agricoltura sostenibile ispirata a sa laurera e alla permacultura, il metodo di produzione che mette al centro la cura della terra, delle persone e la condivisione equa delle risorse. Genitori di tre figli, Lidia e Davide hanno viaggiato in oltre 30 Paesi, prestando opera di volontariato e raccogliendo esperienze. "Cerchiamo di coniugare il sapere tradizionale locale con le tecniche apprese nei viaggi. Ogni tappa - precisano - è stata un arricchimento professionale e umano". "Non usiamo macchinari - tengono a sottolineare -, solo forca, vanga e grelinette per decompattare il suolo. Produciamo humus di lombrico, usiamo preparati fermentati e coltiviamo in consociazione, creando non solo orti, ma veri e propri micro-ecosistemi". La maggior parte della loro alimentazione proviene dall'orto: "Mangiamo fresco, trasformiamo e conserviamo con essiccazione, fermentazione e conserve in vetro. Coltiviamo erbe officinali con cui produciamo cosmetici, prodotti di erboristeria, saponi e detersivi naturali". Accanto all'orto c'è anche lo studio musicale, dove Davide, compositore, percussionista e suonatore di handpan, si esercita e accoglie musicisti dal territorio e non solo per estemporanee Jam session. "Siamo contadini, artisti e perenni viaggiatori - chiarisce la coppia - e vogliamo che i nostri figli crescano sentendo che la vita è fatta di terra, esperienze e creatività". (ANSA).
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