Inchiesta Venezia, Comune e Città Metropolitana chiedono un risarcimento da 8 milioni

(ANSA) - VENEZIA, 11 DIC - Il Comune di Venezia e la Città Metropolitana, assistiti dal legale Vittorio Manes, hanno chiesto di costituirsi parte civile nel processo scaturito dalla cosiddetta inchiesta Palude a carico del sindaco Luigi Brugnaro e di altri 26 imputati. La richiesta di risarcimento, anticipata oggi nel corso dell'udienza preliminare davanti al gup Andrea Innocenti, è di 8 milioni di euro in totale A chiedere di costituirsi parte civile sono stati anche Avm/Actv, l'associazione Libera, la Cgil di Venezia e l'associazione Amici del parco. Il giudice deciderà sull'ammissione il prossimo 23 gennaio, data a cui è stata rinviata l'udienza su richiesta delle difese che necessitavano di più tempo per studiare gli atti depositati dai legali di parte civile. Stralciata dal procedimento la posizione dell'imprenditore Fabrizio Ormenese che, dopo il patteggiamento a 2 anni e 9 mesi, ha raggiunto un ulteriore accordo con la Procura di Venezia in continuazione con il precedente. Per lui e per la società Esa 2000, che chiede a sua volta di patteggiare, è stato disposto un rinvio davanti alla gup Claudia Ardita. Il 22 dicembre la giudice si esprimerà anche in merito alla posizione di altri sei, tra cui l'ex assessore Renato Boraso, che hanno raggiunto un accordo con i pm Federica Baccaglini e Roberto Terzo. Il legale Alessandro Rampinelli, difensore del sindaco Brugnaro, ha spiegato fuori dall'aula che l'auspicio è quello di "poter ottenere il proscioglimento in udienza preliminare". Brugnaro "non si professa innocente, è innocente. Si professa quello che è", ha detto poi aggiunto, rispondendo ad alcune domande dei cronisti. (ANSA).
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