Il Lac di Lugano festeggia 10 anni con Chung e il jazz

(ANSA) - MILANO, 08 OTT - Compie 10 anni il Lac, acronimo di Lugano Arte e Cultura, il centro culturale frontelago che si occupa di teatro, balletto e musica e festeggia offrendo una programmazione che si apre anche a nuovi generi e repertori, dal jazz, all'elettronica al fado per venire incontro a tutti i pubblici, anche a quello italiano. "Ci sono tante occasioni per venire a Lugano, l'offerta è molto attrattiva per i milanesi" ha spiegato Andrea Amarante, fino al 2015 responsabile dei servizi musicali della Scala, che ha lasciato per occuparsi dell'orchestra sinfonica di Lucerna e poi approdare al Lac, dove da un anno e mezzo è direttore artistico dell'area musicale e dal mese scorso è direttore generale. "L'obiettivo - ha spiegato - è di fare del Lac, che non è un semplice teatro o una sala da concerto, un centro culturale che deve aprirsi alla città, in cui tutti possano sentirsi rappresentati e vivere una esperienza musicale comunitaria". E così dopo i festeggiamenti con il dittico di Cavalleria rusticana e La voix humaine per la regia di Emma Dante a settembre, ad inaugurare la stagione musicale saranno tre concerti: il prossimo 18 ottobre una formazione strettamente sinfonica, i Göteborgs Symfoniker diretti da Osmo Vänskä con il violoncellista Truls M›rk; il 19 l'unione di sinfonica e jazz con i Göteborgs Symfoniker insieme all'Avishai Cohen Trio e il 20 il solo trio. E in stagione si trovano appuntamenti come la cantante R&B Ledisi, vincitrice di un grammy, con la Metropole Orkest in un tributo a Nina Simone il 17 gennaio, e il 1 febbraio Mariza, regina del Fado. Questa scelta di commistione è stata ponderata nell'anno e mezzo in cui Amarante è stato a Lugano. "Mi sono reso conto che c'è una fetta di cittadini che ama il jazz, l'elettronica e che a Lugano c'è una scena vivace e intergenerazionale - ha aggiunto -. Non si tratta solo di far arrivare pubblico giovane. Il gioco è mostrare come il linguaggio della musica si declini in modi diversi". Questo non significa che il Lac rinunci ai grandi nomi della sinfonica, ospiterà ad esempio il 10 novembre Myung-Whun Chung e la Tokyo Symphony Orchestra, nell'unica tappa vicino all'Italia della loro tournée europea. A Lugano "siamo in una zona strategica, abbiamo la cultura svizzera e italiana e il fatto di essere una città di confine permette di prendere quello che c'è di buono da una parte e dall'altra". Anche dal punto di vista del pubblico. Da Milano, ad esempio, ci sono pullman che portano gli spettatori alla rassegna di danza contemporanea. E ora che sta per arrivare una nuova direttrice artistica al Masi (il museo d'arte della Svizzera italiana che si trova nello stesso complesso del Lac), Letizia Ragaglia, "siamo eccitati di poter iniziare nuove collaborazioni". (ANSA).
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