Il Giappone rassicura gli Usa su aumento spese per la difesa

Koizumi e Hegseth concordano su deterrenza e cooperazione

(ANSA) - TOKYO, 29 OTT - All'indomani del vertice a Tokyo tra la premier Sanae Takaichi e il presidente Usa Donald Trump, il nuovo ministro della Difesa giapponese Shinjiro Koizumi conferma agli Stati Uniti la "determinazione" del Paese del Sol Levante a proseguire nell'aumento delle spese militari, in risposta a quelle che vengono considerate le "crescenti sfide di sicurezza poste dalla Cina". Koizumi ha incontrato il segretario alla Difesa statunitense Pete Hegseth, e nel corso di una conferenza stampa congiunta, dopo i colloqui, ha dichiarato di aver comunicato alla controparte l'intenzione dell'esecutivo nipponico di portare il bilancio della difesa al 2% del Pil entro la fine dell'anno fiscale, il prossimo marzo, anticipando di due anni l'obiettivo precedentemente fissato. Il ministro, entrato in carica la scorsa settimana, ha inoltre annunciato che il Giappone aggiornerà nel 2026 la propria Strategia di sicurezza nazionale e altri due documenti chiave di pianificazione militare. Si tratterà della prima revisione dalla fine del 2022, mirata a rafforzare le capacità di deterrenza e di risposta del Paese.
"Abbiamo scambiato opinioni su un contesto di sicurezza che si sta rapidamente deteriorando e condiviso questa consapevolezza," ha detto il ministro. Dal canto suo, Hegseth è andato direttamente al punto, definendo l'alleanza bilaterale "cruciale per scoraggiare l'aggressione militare cinese e per rispondere alle emergenze regionali", e aggiungendo che "l'inedito rafforzamento militare della Cina e le sue azioni aggressive parlano da sole". Alcuni media statunitensi hanno inoltre riferito che la Casa Bianca - che considera Pechino una minaccia alla sua egemonia nell'Asia-Pacifico - avrebbe suggerito informalmente a Tokyo di portare la spesa per la difesa fino al 3,5% del Pil. Hegseth ha inoltre accolto con favore l'avvio, lo scorso marzo, del Comando congiunto delle Forze di autodifesa giapponesi (Sdf), creato per integrare meglio le componenti terrestri, marittime e aeree del Paese e migliorare la cooperazione con le forze armate statunitensi. In questa direzione vanno gli sforzi di Washington di potenziare il comando congiunto delle Forze Usa in Giappone, per assicurare una maggiore interoperabilità con l'Sdf. A fronte del trattato di mutua cooperazione e sicurezza tra le due nazioni alleate, nell'arcipelago sono presenti circa 55.000 soldati Usa distribuiti su quasi 120 basi: si tratta della più grande concentrazione di personale e installazioni militari statunitensi al mondo. Oltre la metà delle truppe americane sono dispiegate nell'isola di Okinawa, 600 chilometri a est di Taiwan. (ANSA).

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