Falcone: teca con auto scorta esposta nel Museo del Presente

Le iniziative della Quarto Savona 15 per l'anniversario strage

(ANSA) - PALERMO, 19 MAG - Un momento di ricordo e di riflessione si terrà il prossimo 23 maggio, anniversario della Strage di Capaci, nel "Giardino della Memoria" realizzato sul luogo dell'eccidio. L'area, che insiste nel territorio di Isola delle Femmine, grazie all' impegno di Tina Montinaro, moglie di Antonio caposcorta del giudice Falcone, è divenuta il simbolo di una rinascita. In quel sabato di 33 anni fa l'auto blindata sulla quale viaggiavano il giudice Giovanni Falcone (la Fiat Croma identificata con la sigla radio Quarto Savona Quindici) la moglie e magistrato Francesca Morvillo e i poliziotti Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo, saltò in aria, disintegrata da 500 chili di tritolo, finendo la sua corsa proprio in quel terreno. Lo stesso dove oggi sono stati piantati degli alberi di ulivo dedicati a ogni vittima di mafia. L'Associazione Quarto Savona Quindici ricorderà il tragico evento, alla presenza delle Istituzioni, dei rappresentanti del mondo dell'associazionismo, dei cittadini, ma soprattutto delle scuole. Quest' anno ci sarà una novità che consiste nella approdo dell' auto blindata QS15 custodita nella sua teca all' interno del Museo del Presente dedicato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nel Palazzo Jung di Palermo. "Sono molto contenta che l' auto blindata su cui viaggiava mio marito Antonio il caposcorta del Giudice Falcone insieme ai suoi colleghi Rocco Dicillo e Vito Schifani torni simbolicamente vicino al giudice Falcone - sottolinea Tina Montinaro, Presidente dell'Associazione Quarto Savona Quindici -. Un momento importante, vogliamo consegnare la memoria alla città. Un grazie doveroso alla Fondazione Falcone alla presidente Maria Falcone ma anche a Vincenzo Di Fresco e al curatore del Museo, Alessandro De Lisi e a tutto lo staff che lavora con loro". Da diversi anni l'Associazione QS15 di Tina Montinaro mira a diffondere il valore della memoria, la cultura della legalità e il rispetto delle regole nelle future generazioni. "Sono trentatré anni dalla Strage ma di strada ne abbiamo fatta e ne continueremo a fare. Desidero ringraziare davvero tutti coloro che ci sono stati vicini" conclude Tina Montinaro. (ANSA).

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