Duplice omicidio a Bologna, l'indagato non risponde al Gip

Chiederà di essere interrogato dopo il trasferimento da Rebibbia

(ANSA) - BOLOGNA, 11 LUG - Si è avvalso della facoltà di non rispondere, durante l'interrogatorio di garanzia col Gip del Tribunale di Bologna Claudio Paris, il 48enne Gennaro Maffia, sospettato del duplice omicidio dei coinquilini Luca Gombi e Luca Monaldi, trovati morti il 2 giugno a Bologna, in piazza dell'Unità. L'interrogatorio si è tenuto in videoconferenza, visto che Maffia è detenuto nel carcere romano di Rebibbia. L'uomo, infatti, è rientrato in Italia il 9 luglio, dopo la cattura, con mandato di arresto europeo, avvenuta in Spagna, all'aeroporto di Barcellona, poche ore dopo il delitto. Sul duplice omicidio di Gombi e Monaldi, che avevano affittato una stanza a Maffia, indaga la squadra Mobile della polizia, coordinata dal pm Tommaso Pierini. Maffia dalla Spagna aveva respinto le accuse a suo carico. "Ci siamo avvalsi della facoltà di non rispondere - ha spiegato il suo legale, Giampaolo Cristofori - perché abbiamo ritenuto che si debba fa interrogare in presenza, quando sarà portato a Bologna. Inoltre da remoto ci sono alcuni problemi con la lingua (Maffia è cittadino italiano di origini venezuelane, ndr)". Ora il Dap dovrà dare l'ok al trasferimento e secondo il legale ci vorranno dai 10 ai 15 giorni prima che Maffia arrivi a Bologna. Nel frattempo l'avvocato Cristofori sta valutando se fare ricorso al Tribunale del Riesame per alleggerire la misura cautelare. (ANSA).

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia