Domani all'asta la prima Birkin, la Peta chiede "incassi etici"

(ANSA) - NEW YORK, 09 LUG - In vista dell'asta di domani della prima borsa Birkin creata da Hermes per Jane Birkin, l'organizzazione per i diritti degli animali Peta ha chiesto alla attuale proprietaria Catherine Benier di donare i proventi della vendita ad associazioni per la tutela della fauna selvatica come forma di compensazione per almeno parte del danno causato agli animali dalla produzione delle borse Birkin. La Peta osserva che servono tre coccodrilli per realizzare una sola borsa Birkin e che innumerevoli animali — tra cui mucche, vitelli, capre, lucertole, alligatori, struzzi, elefanti e molti altri — sono stati sottoposti a sofferenze e uccisi per produrre il milione o più di borse Birkin che la maison francese ha prodotto negli ultimi 40 anni. "Uccidere milioni di animali in modo crudele solo per produrre borse costose è una pratica barbara che dovrebbe appartenere al passato," ha dichiarato Mimi Bekhechi, vicepresidente di Peta per l'Europa, invitando la Benier, fondatrice della boutique vintage di lusso Les 3 Marches, a donare "l'assurda cifra che otterrà dalla Birkin" ad organizzazioni per la fauna selvatica "come riconoscimento delle sofferenze causate da Hermès per decenni". La Peta afferma che indagini undercover hanno documentato coccodrilli stipati in recinti angusti, poi isolati in gabbie sporche e minuscole, prima di essere trascinati, mutilati e pugnalati con un cacciavite. La pratica è talmente crudele che la stessa Jane Birkin chiese a Hermès di togliere il suo nome dalla borsa, afferma la Peta. La "it bag" per eccellenza guiderà domani la vendita Fashion Icons di Sotheby's a Parigi. Quello che sarebbe poi diventato l'accessorio di moda più ambito e sfuggente, era contraddistinto da sette elementi di design unici che la distinsero da ogni altra Birkin prodotta successivamente. Icona di cinema, musica e moda, londinese di nascita e francese di adozione, la musa e compagna di Serge Gainsbourg e' morta il 16 luglio 2023 nella sua casa parigina. Dopo aver incontrato l'amministratore di Hermès Jean-Louis Dumas su un aereo, Jane disegnò lei stessa il modello della borsa su un sacchetto per il mal d'aria. All'epoca, la star anglo-francese viaggiava con un cestino in mano, ma, essendo una giovane mamma, aveva bisogno di una borsa capiente con tasche. Birkin basò il suo schizzo su uno dei modelli più popolari del marchio, la Kelly, il cui nome è anch'esso ispirato a un'icona del cinema: Grace Kelly. Sotheby's non ha rivelato la stima della 'prima Birkin'. Considerandone l'unicità e l'importanza storica, si prevede che il prezzo finale possa superare di gran lunga quello delle Birkin più rare e costose mai vendute: nel 2021, una Birkin nera in pelle Togo che era appartenuta alla diva ha quintuplicato la stima chiudendo a 150.000 dollari, mentre il record di sempre appartiene a un modello Himalaya con diamanti battuto per 450.000 dollari nel 2022. (ANSA).
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