Da Banfi a Vukotic per il Todi Festival

(di Daniela Giammusso) (ANSA) - ROMA, 27 MAG - Dal ritorno in palcoscenico, dopo decenni, di Lino Banfi, alla regina del teatro Milena Vukotic, ma anche gli incubi contemporanei come l'isolamento sociale o il "caso" Orlandi. Si avvia alle celebrazioni del quarantennale - nel 2026 - il Todi Festival che, dopo dieci anni, ritrova la firma del suo storico fondatore Silvano Spada, pronto ad animare piazze e luoghi simbolo della cittadina umbra dal 30 agosto al 7 settembre. "Non è un ritorno, ma un nuovo inizio - spiega Spada - perché dall'ideazione del Todi Festival nel 1987 il mondo intorno a noi è totalmente cambiato e, pur con il rispetto del passato, a me piace vivere nell'oggi, con lo sguardo curioso verso un futuro tutto da scoprire". In programm, oltre 50 eventi con più di 70 artisti in scena, tra prosa, musica, danza, incontri, mostre e libri "per un evento di libertà, creatività e fantasia, intergenerazionale e interculturale, sofisticato e popolare allo stesso tempo". Con i patrocini del Comune di Todi, della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, ad aprire il cartellone è il debutto nazionale dell'epslosivo The Festival Show, varietà con musica, modern dance, comicità e protagonisti Pino Strabioli, la diva del burlesque Giulia Di Quilio, Pierfrancesco Poggi e Santino Fiorillo. Chiude, invece, un inedito Lino Banfi con Passaggi a livello, conversazione/spettacolo in cui l'attore si racconterà a Pino Strabioli. In mezzo, quindici titoli, quest'anno particolarmente dedicati alla donna. Come, tra gli altri, Alda, parole al vento, omaggio alla poetessa Merini con Donatella Massimilla, Gilberta Crispino, Yousi Fortun y Perez e l'ex detenuta Mariangela Ginetti. O Elena Croce in Maria José, L'ultima regina d'Italia. E poi, di ritorno da Parigi, ecco Milena Vukotic in Milena ovvero Émilie du Châtelet; Isabel Russinova in Francesca Cabrini, la santa dei migranti; Emanuela Orlandi, suo malgrado, protagonista dello spettacolo Pietro Orlandi, Fratello con Valerio di Benedetto, regia Giovanni Franci; e l'Antigone non muore con Clara Galante. Ma si parla anche di rapporti di coppia con le Anime in affitto di Eva Grimaldi e Claudio Insegno; e di gentori/figli tra Benvenuti a casa Morandi con Marianna e Marco Morandi, regia di Pino Quartullo, e con Urbano Barberini nell'ironico Barbari, Barberini e Barbiturici. Spazio a temi forti come Hikikomori di Antonio Mocciola, con Bruno Petrosino. Tra gli incontri, anche Fausto Bertinotti e il suo ultimo libro La sinistra che non c'è. (ANSA).
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