Vittorio Fabris ci riprova Giro del mondo a 81 anni

JESOLO
A 81 anni ci proverà ancora. Vittorio Fabris si prepara a tornare in mare. Nel 2019, questo jesolano d’adozione, nato a Venezia e per anni vissuto a Milano, era salpato da Portegrandi su una barchetta a vela per «chiedere scusa alle balene». Sembrava uno scherzo, una spacconeria, peggio una pazzia, e invece ha raggiunto le coste statunitensi, salvato dalla guardia costiera di New York, poi approdato a Nantucket, isola del Massachiussets famosa per i balenieri e narrata da Maleville in Moby Dick.
Vittorio, che è rimasto orfano molto giovane e ha girato l’Italia, ha vissuto anni a Milano, gestito un ristorante sui Navigli, lavorato in una libreria, frequentato attori e jet-set meneghino, tra cui Dario Fo e Franca Rame, è poi arrivato al lido di Jesolo e ha messo su casa. Ha lottato per avere il collegamento dell’acqua alla sua casa mobile, ora è in apprensione per un fratello ricoverato a Venezia in una casa di riposo e si sta interessando anche di come siano trattati i degenti anziani e soli.
Ma la sua vita è in mare e questa volta, superati gli 80, si prepara ad affrontare la sua vera avventura: il giro del mondo in barca a vela, 20 mila miglia per arrivare ancora negli Usa e poi nel mar del Giappone fino al punto in cui era naufragata la baleniera Essex, divenuta famosa grazie al Film Heart of the Sea-Le origini di Moby Dick.
Vittorio, pensionato, ha perso la sua piccola barca a vela che nel primo viaggio si è infine arenata a causa di un buco nella carena. Negli Stati Uniti era divenuto una celebrità, tanto da essere protagonista nelle pagine del Washington Post e del New York Time e altri quotidiani internazionali come El Pais in Spagna, quindi in Francia oltre che in Italia. Ora cerca sponsor per la nuova avventura anche perché dovrà riacquistare una barca. Il Kris Bar aperto a Passarella da Ivano Bottan si è già offerto come nel primo viaggio e si è aggiunta la Corte dei Baroni a Jesolo.
«Non sarà facile», racconta Vittorio, «perché adesso ho 80 anni e non più 78, e anche questa volta sarò solo. Il mio viaggio sarà intorno al globo, molto più lungo, ma se avrò una barca nuova e sicura ce la farò per sensibilizzare ai temi dell’ambiente e a quelli del romanzo di Pirandello “Uno nessuno e centomila”. Un libro di portata universale sulle difficoltà nei rapporti tra l’uomo e la realtà. Spero in questo modo di far riflettere il mondo sui problemi che stiamo vivendo ancora tutti». —
Giovanni Cagnassi
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