Vinto dalla malattia è morto a 54 anni l’imprenditore Stefano Bortoletto

Un imprenditore conosciuto, stimato, che aveva contribuito a far crescere anno dopo anno l’azienda di famiglia, il Gruppo Bortoletto di Scorzè. Dal 2017 provava a vincere un tumore. Invece tra martedì e mercoledì, poco dopo la mezzanotte, all’ospedale di Mirano è morto Stefano Bortoletto. Aveva 54 anni, compiuti lo scorso dicembre. Originario di Treviso ma da una vita residente a Scorzè, l’uomo, con il fratello Gianni, aveva continuato la tradizione iniziata da papà Silvano con la carpenteria metallica e le produzioni industriali. A maggio 2018 avevano festeggiato i 40 anni di attività. Il gruppo di Scorzè ha due aziende, Bmc (Bortoletto Metal Construction) e Mib (Manutenzione Industriali Bortoletto) e per quel compleanno si erano regalati un nuovo edificio da 2 mila metri quadrati in via Mattei, in zona industriale. All’interno si realizzano, tra l’altro, recinzioni metalliche, cancellate, ringhiere, tettoie, pompeiane e gazebo in ferro, oltre a scale di servizio comprese quelle antincendio. Oltre a operare nel campo delle costruzioni metalliche e garantire la manutenzione industriale, il Gruppo Bortoletto esegue lavori di assemblaggio all’interno dei propri spazi ma anche dai clienti. Negli anni, la Bmc ha lavorato con la San Benedetto, il Gruppo Stevanato, Pepsi Cola, Expo Milano, Gruppo Pesce Costruzioni, Coind, Piaggio, Ema Price e Save, operando in Italia e all’estero.
Appassionato di moto e di barche, per ricordare la figura del papà Silvano la famiglia gli ha intitolato un memorial di ciclismo, corsa riservata agli esordienti del primo e secondo anno: pochi giorni fa, nell’ultima Festa dello Sport di Scorzè, la settima edizione. Bortoletto faceva parte anche di Venetwork, società formata da 50 imprenditori regionali che ha lo scopo di selezionare e dare valore ai progetti più innovativi alla ricerca di supporto finanziario e strategico.
Bortoletto era attivo pure nel volontariato. Un paio d’anni fa aveva saputo di essere colpito dalla malattia; nonostante le cure e la sua battaglia quotidiana, non ha mai fatto mancare il suo apporto dentro all’azienda, lavorando sino a poche settimane fa. Visto il peggiorare della situazione, martedì mattina è stato trasferito a Mirano, dov’è spirato qualche ora più tardi. Legato alla famiglia, lascia la moglie Olga Michieletto, sua coetanea, i figli Federico, 25 anni, e Nicolò di 20. Entrambi stanno entrando un po’ alla volta nella Bmc, dove c’è anche Roberto, un altro fratello dei due soci Stefano e Gianni.
«Nostro padre», raccontano Federico e Nicolò, «è sempre stato ambizioso e pieno di motivazioni. Ci ha trasmesso l’amore per l’azienda». Il funerale quasi certamente sarà celebrato sabato alle 15 nella chiesa di Scorzè. —
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