Vigilanza e security Il Porto revoca il bando
Prosegue, al Porto, la battaglia sul bando per la guardiania e la sicurezza, al centro di una serie di ricorsi nel tribunali amministrativi. L’ultima puntata ha visto l’autorità portuale comunicare alle società che avevano partecipato al bando la volontà di revocare la gara motivando la scelta con il fatto che, essendo entrato anche il Porto di Chioggia nell’ambito dell’Autorità portuale di Venezia, bisognerà rifare la gara prevedendo il servizio di sicurezza anche a Chioggia. Una scelta che ha fatto infuriare la Pss Vigilanza che ora annuncia, dopo aver già presentato un esposto alla procura di Venezia - dove viene ipotizzato il reato di abuso di ufficio - un esposto anche alla Corte dei Conti e una segnalazione all’Anac, l’Autorità nazionale anti-corruzione guidata da Raffaele Cantone. Una vicenda che inizia nell’aprile del 2015 quando l’autorità portuale di Venezia bandisce la gara per i servizi di vigilanza e security nelle aree portuali, 36 mesi per un valore di quasi 4 milioni. Alla gara partecipano tre raggruppamenti di imprese: Civis con Castellano, Cds, Rangers e Sicuritalia; Pss con Italpol; e poi Axitea con Serenissima e Securitas Metronotte. A vincere il bando è il raggruppamento guidato da Civis che si dimentica però di presentare la parte sugli oneri per la sicurezza. Una dimenticanza non da poco dal momento che, in base al disciplinare di gara - e in base a quanto sentenziano poi Tar e Consiglio di Stato su ricorso della Pss - avrebbe dovuto portare all’esclusione della Civis. L’ultimo pronunciamento sulla vicenda è quello del Consiglio di Stato, contro il quale il Porto avvia la procedura della revocazione della sentenza, giudicata però inammissibile. A leggere le sentenze ora l’appalto, esclusa la Civis, dovrebbe andare alla Pss, ma il Porto continua a giudicarla inadeguata, si oppone e, con il documento di pochi giorni fa decide di revocare il bando. Nel frattempo a occuparsi della vigilanza è stata la Civis, che aveva vinto il bando nel 2011 e che è in proroga dal 2015, anno del bando dal quale doveva essere esclusa. E al quale ora - con l’estensione di Chioggia - potrà tornare a partecipare. —
Francesco Furlan
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