Viale Don Sturzo, rispunta l'antenna
Dopo il «blocco» di via Pasqualigo, Wind torna all'attacco col vecchio piano

L’assemblea pubblica che si è tenuta venerdì sera nella sala parrocchiale
MESTRE.
Viale don Sturzo e Pra' Secco contro la Wind-Ericsson. Oltre 150 persone venerdì sera hanno affollato la sala parrocchiale messa a disposizione da don Rinaldo Gusso parroco di San Pietro Orseolo, per un faccia a faccia tra comitati e Comune. Da una parte il vicesindaco Sandro Simionato, l'assessore Gianfranco Bettin, il dirigente Suer (Edilizia Residenziale) Maurizio Dorigo.
Dall'altra i rappresentanti del comitato Pra' Secco, Walter Basana, e Stefano Tosetto di viale Don Sturzo. Il punto, infatti, è proprio questo: dopo che il Comune ha ingaggiato la battaglia contro la compagnia telefonica in via Pasqualigo, angolo con via Canazei, la Wind ha ripresentato domanda in un sito a poche centinaia di metri, nei giardinetti di viale Don Sturzo, dove già voleva edificare nel 2004. In questo momento la pratica è ferma - ha spiegato venerdì Dorigo - in attesa del parere dell'Arpav e di una serie di documentazione mancante relativa alle fondazioni del ripetitore, alto una trentina di metri. Nei terreni del viale infatti, a breve partirà la bonifica, di cui è stato presentato nei giorni scorsi il progetto esecutivo. L'antenna verrebbe piantata a dieci metri dal sito, pertanto il Comune ha già richiesto ulteriori analisi e caratterizzazioni a Veritas sullo stato di inquinamento dei terreni. Questa è la strategia: le analisi ambientali dovrebbero «frenare» il processo di autorizzazione. L'antenna è stata risuscitata un minuto dopo il blocco del Comune al ripetitore in via Pasqualigo. E' evidente che ai gestori interessa la prima, più che la seconda. «Non ci sono le condizioni né per piantare la prima - ha rassicurato agli abitanti Bettin - né la seconda antenna». L'atmosfera però, si è surriscaldata. «Voi ci state preparando ai ripetitori - è sbottato un residente - non prendeteci in giro». Il comitato di viale Don Sturzo chiede le microcelle, ma soprattutto è intenzionato a contrastare in tutti i modi il ripetitore. Sempre più complicata la questione del ripetitore di via Pasqualigo. Il 15 giugno il Tar si esprimerà sulla seconda sospensiva, quella richiesta dopo il terzo blitz della compagnia, a metà mese dunque il Comune saprà se le carte che si è giocato sono andate a buon fine. Nel frattempo gli uffici dell'edilizia stanno facendo un lavoraccio per rintracciare tutti i locatari dell'ex proprietario del terreno che, oltre aver affittato alla Wind l'area, continua a percepire l'affitto da un centinaio di camperisti tutti in possesso della chiave del sito. «Stiamo rintracciando gli affittuari - ha spiegato Dorigo - e mandando la diffida a ciascuno di loro». Un lavoro certosino. Pare che la Wind sia intenzionata a rivalersi sull'affittuario oltre che sul dirigente del Suap, al quale ha già chiesto 500 mila euro di danni.
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