Viabilità e stop imprese Così Cavarzere perde la metà dei suoi abitanti

Dopo Venezia, è il Comune di Cavarzere a far segnare un dato in continuo calo sotto l’aspetto demografico. Una tendenza che, per questa amministrazione a sud della provincia, non è tuttavia una novità, nè una sorpresa. «Purtroppo per noi, questa continua perdita di residenti è un fattore storico che si ripete da decenni - spiega il sindaco di Cavarzere, Henri Tommasi - Prima dell’alluvione del 1951, la nostra città aveva oltre 30 mila abitanti, e in sessant’anni la popolazione si è più che dimezzata. I fattori storici sono fondamentalmente due: la diminuzione drastica di piccole e medie imprese, specie nel settore tessile e nella produzione dello zucchero, poi la problematica delle infrastrutture stradali che condividiamo con Chioggia, dove peraltro i dati di diminuzione demografica vanno al passo con i nostri. Ma penso anche ad Adria nell’area del Polesine. Il fatto è che da moltissimi anni si parla di migliorare i collegamenti in ambito di viabilità, con il famoso progetto della Romea commerciale, ma nulla si muove. La mancanza di collegamenti rapidi con le reti principali di trasporto, ha determinato anche la chiusura di stabilimenti e imprese, dal momento che si è tagliati fuori. E, di conseguenza, anche le persone sono andate altrove a cercare lavoro. Il recupero del territorio è basilare anche in questo senso, come la sua riscoperta. Inoltre, perdendo molti giovani, siamo uno dei Comuni con la popolazione più anziana in Italia. Una situazione difficile, tanto che stiamo studiando pure un sistema per capire come utilizzare le decine di alloggi popolari sfitti sul nostro territorio. Un progetto è già avviato con l’Università di Ca’Foscari» . —



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