«Via Roma pericolosa si è perso troppo tempo»

Jesolo. Cresce la rabbia per la morte del pedone travolto da un furgone Chiesto l’intervento del Comune e della Provincia per la messa in sicurezza
POLETTO VLADIMIRO PERETTO
POLETTO VLADIMIRO PERETTO

JESOLO. Sicurezza di via Roma destra, la morte di Pier Vladimiro Peretto non deve essere dimenticata. Ora la città invoca una presa di posizione degli amministratori jesolani e della Provincia, perché la messa in sicurezza e il suo allargamento siano finalmente messi in agenda. Ci sono troppi punti critici, che iniziano a Jesolo Paese, con la strettoia all'uscita del noto ristorante Casa Rossa, poi la rotatoria Picchi e gli attraversamenti pedonali realizzati in extremis. E ancora i platani, l'assenza di marciapiedi e pista ciclabile per la maggior parte del tragitto.

Peretto è morto tragicamente, travolto da un furgone che si era scontrato con un'auto. Lui è morto mentre camminava sul ciglio della strada, davanti a via Vespucci. I due trentenni friulani a bordo dell'auto, una Mercedes classe A, sono ancora ricoverati in prognosi riservata all'ospedale di Mestre. Forza Jesolo, con Dino Mogavero e Nicola Manente, non ha dubbi: «Ci vuole un’adeguata illuminazione, l'installazione di lampeggiatori in prossimità degli attraversamenti pedonali che avvisino l'automobilista aumentando la visibilità stradale, corsie o vie dedicate come le piste ciclabili, sottopassi e ponti già progettati, interventi di separazione del traffico pedonale e ciclabile da quello automobilistico».

Daniele Bison, della lista civica Jesolo, chiede rispetto per chi ha perso la vita. «I progetti per allargare via Roma destra dalla rotatoria Picchi al ponte di Cavallino ci sono», precisa, «quello che manca sono i finanziamenti e allora invece di assistere alla solita parata di politici che si avventano su una notizia luttuosa per avere un po' di visibilità, farebbero bene a intervenire presso i loro rappresentanti regionali e nazionali per portare a casa le risorse necessarie per realizzare l'opera».

Nei giorni scorsi, prima del grave incidente, il consigliere provinciale, Andrea Tomei, aveva scritto al Comune di Jesolo e in particolare all'assessore ai lavori pubblici. «Ho voluto segnalare una criticità», dice, «per la pericolosità dell’attraversamento pedonale sulla strada provinciale 42 tra Jesolo paese e Jesolo lido, all'altezza del ristorante Casa Rossa. La richiesta è di spostarlo cento metri a monte, in corrispondenza delle molte attività commerciali , quali giornalaio, tabaccaio, macelleria, panificio, e in corrispondenza di una sede stradale più larga. Il tutto si è reso necessario anche visti i numerosi incidenti di questi mesi. Preciso che la richiesta e l'impegno per una celere soluzione, era già stata fatta al precedente assessore».

Giovanni Cagnassi

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia