«Via i dirigenti corrotti dalle aziende di Finmeccanica»
TESSERA
Anche dopo la firma dell’accordo per il progressivo passaggio dei lavoratori di Alenia (ex Aeronavali) ad Agusta Westland e Superjet International, le acque restano agitate in tutte le società del gruppo Finmeccanica che ieri - dopo le dimissioni presidente Pier Francesco Guarguaglini (che ora percepirà una indennità di buona uscita di ben 5 milioni di euro), sostituito dall'ad Giuseppe Orsi - ha visto il suo titolo quotato in Borsa è stato sospeso dalle contrattazioni in avvio per eccesso di ribasso. Su Finmeccanica pesano i pesanti deficit di bilancio e le incertezze dovute all'indagine giudiziaria che coinvolge il gruppo industriale più grande d’Italia che ha come azionista di riferimento lo Stato italiano. La situazione rischia di compromettere il futuro dell’intero gruppo, tanto che i sindacati dei metalmeccanici di Cgil, Cisl, Uil si dicono «molto preoccupati per le ripercussioni dell’indagine della magistratura» e chiedono un rinnovo radicale dei vertici aziendali». Il Coordinamento nazionale Fiom-Cgil dei delegati delle società del gruppo Finmeccanica, riunitosi a Roma, ha votato un documento in cui chiede a Finmeccanica che «venga definito un protocollo sulle relazioni industriali in grado di rispondere, alla drammatica situazione attuale».
«Nell’auspicio che la Magistratura porti avanti in tempi rapidi le sue inchieste –aggiunge il documento della Fiom – per definire le eventuali responsabilità di tutti i dirigenti della holding e delle diverse aziende del gruppo che possano aver commesso illeciti penali, per il bene dei lavoratori e della stessa Finmeccanica consideriamo indispensabile che i dirigenti coinvolti nelle inchieste in corso si dimettano dai propri incarichi». (g.fav.)
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