«Via del Mare, un saccheggio del territorio» Pd, Cgil e Articolo Uno contro la grande opera

Dal Trevigiano pesanti critiche contro la Regione che vuole realizzare l’intervento con la formula del project financing 
A.p.

LA POLEMICA

La superstrada del mare a pagamento da Meolo e Jesolo Lido, con eventuale variante sulla direttrice per Cavallino-Treporti? «Non s’ha da fare», dicono all’unisono Pd, Cgil e Articolo Uno della provincia di Treviso, in un documento a sei mani. «Rappresenta solo un ulteriore inutile saccheggio del territorio, destinata ad aver costi altissimi e ad aggravare la viabilità generale nel quadrante fra il capoluogo della Marca e il litorale jesolano, con benefici minimi».

La ferma posizione di Dem, sindacato e partito della galassia della sinistra muove dalla autorizzazione della Regione all’opera, con la formula del “project financing”, pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto, che di fatto ha sancito l’avvio del procedimento di realizzazione di una strada a pagamento sulla direttrice a collegamento della provincia di Treviso con Jesolo.

La pubblicazione ha avviato il procedimento formale di valutazione delle proposte pervenute, per recuperare il vecchio progetto mai sin qui accantonato dalla maggioranza in Consiglio Regionale. «E in passato lambito anche dalle indagini sulla vicenda degli illeciti nei lavori al Mose di Venezia», ricordano Dem, Cgil e Articolo Uno, che rinfacciano alla giunta Zaia di «aver dato incarico di valutare le due proposte di offerta pervenute, accelerando l’iter, incurante di quanto, ad oggi sta avvenendo con gli insufficienti risultati provenienti dall’utilizzo della Pedemontana Veneta - Spv».

Nel merito, Pd, Cgil e Artitcolo Uno ricordano che «si tratta di una strada di soli 20 km, per guadagnare forse pochi minuti rispetto attuale tempo di percorrenza, che vederà per l’ennesima volta il privato che aggiudicarsi la realizzazione della superstrada, presentando un’ipotesi di transiti tra Meolo e Jesolo, i cui pedaggi dovranno sostenere la realizzazione dell’opera», ribadiscono le tre forse politico che e sindacali, «e per un certo numero di decenni i ricavi saranno dell’aggiudicatario».

La formula del project financing, canonica nel Veneto per le grandi opere infrastrutturali e sanitarie, ha già visto una rivoluzione dopo i primi contratti storicamente rivelatisi onerosissimi per le casse pubbliche, con adeguamento al ribasso degli interessi. «Se il numero di pedaggi non saranno raggiunti per qualsiasi motivo, ad esempio perché il costo del pedaggio è troppo elevato e ingiustificato per i benefici che porta al transito, sarà la collettività a rimborsare la realizzazione dell’opera», profetizzano Dm, Cgil e Articolo 1 sulla base di quanto visto sin qui.

«Crediamo sia del tutto negativo e inopportuno il ripetersi dell’assegnazione di opere pubbliche ai privati con contratti che fanno ricadere il debito realizzativo sulle future generazioni, in un momento storico nel quale si può accedere a ingenti finanziamenti dall’Europa verso l’Italia su scelte ambientali e sulla mobilità di minore impatto».

Sulla Via del Mare l’assessore regionale al bilancio Francesco Calzavara, già sindaco di Jesolo, aveva già fatto sapere di voler prolungarla di almeno 6-7 chilometri - per arrivare dunque a quasi 26 chilometri – per farla arrivare al ponte verso Cavallino, sull’estuario del fiume trasformato in darsena con il porto.

E i costi potrebbero raddoppiare, arrivare a 500 milioni. Una la bretella prevista nel progetto della superstrada per dirottare parte del flusso della superstrada alla rotonda dello stadio Picchi fa propendere la giunta, proprio su input di Calzavara, a coprire tutto il territorio jesolano fino alla darsena.

«Vogliamo garantire la viabilità scorrevole almeno fino al ponte sul Sile a Cavallino, altri 7 km, con sovrappassi sulla rotonda dello stadio e poi allargare via Roma destra ,portandola da 2 a 4 corsie, tagliando i platani. In alternativa stiamo valutando anche una smart road, con mobilità flessibile a seconda dei flussi: due corsie in andata o al ritorno, con deviazioni sulla viabilità urbana di Jesolo. E Calzavara assicura che gli esperti sono al lavoro sull’analisi costi-benefici» conclude

Una soluzione al problema degli intasamenti stagionali sull’autostrada che collega Cavallino e a Jesolo, è chiesta a gran voce dal comune di Cavallino e dal suo sindaco Nesto. —



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