Verso la regata storica: tradizione e sfida tra i campioni del remo

Bissone e Serenissima con il doge in Canal Grande, grande rievocazione e gare tra i campioni: ancora una volta è sfida tra i Vignotto e SuperD’Este ma attenti agli outsider. La città si divide nel tifo
Interpress/Mazzega Carrai Venezia, 02.09.2012.- Regata Storica 2012.- Nella foto Celeste I°° classificato gondolini Igor Vignotto..-
Interpress/Mazzega Carrai Venezia, 02.09.2012.- Regata Storica 2012.- Nella foto Celeste I°° classificato gondolini Igor Vignotto..-

VENEZIA. Festa del remo e festa della città. I colori del corteo storico e le rive piene di turisti. Ma anche il fascino antico delle sfide remiere. L’orgoglio di una civiltà nata sull’acqua che con la voga cerca di tener viva un’eredità che non è solo nostalgìa. Regata Storica, domenica 1 settembre,  vuol dire anche celebrazione della civiltà dell’acqua. E di uno sport – la voga alla veneta – che resiste alla modernità e ai tentaivi sciocchi di omologare una città unica al mondo alle altre. La festa comincia nel pomeriggio con la sfilata del corteo storico. Bissone e Serenissima con il doge, trombettieri, rievocazione forse un po’ datata dell’arrivo di Caterina Cornaro, regina di Cipro a Venezia alla fine del Quattrocento. Per lei, rimpatriata a Venezia, venne organizzata la prima regata moderna. Ma anche corteo sportivo, dimostrazione della vitalità delle società remiere che sono la linfa dello sport tipico della laguna.

Ci saranno anche gli atleti del Palio, vincitori con il Galeone nella regata delle Repubbliche marinare disputata nel giugno scorso a Pisa. E i quattro «re del remo», Sergio Tagliapietra «Ciaci», Bepi e Palmiro Fongher, Franco Crea, testimonial in gondola per lo sport dei diversamente abili. E i gioielli galleggianti delle remiere e delle società di canottaggio. Le regate cominceranno alle 16.50 con la sfida dei pupparini giovanissimi. Traguardo quest’anno direttamente a Ca’ Foscari, senza giro del paleto a Rialto. Poi le regate delle donne su mascarete, delle caorline dei sestieri e dei gondolini dei campioni. Anche qui una novità, con la linea del traguardo posizionata subito prima della curva di Ca’ Foscari. Più spettacolo e meno polemiche, assicurano gli organizzatori dell’Ufficio regate. In mezzo le sfide delle Università su galeoni, nona edizione del trofeo finora sempre vinto da Ca’ Foscari, quest’anno in palio tra sette atenei anche stranieri. Giornata che prevede anche le regate delle maciarele, organizzate come ogni anno dal coordinamento di Voga alla veneta.

La regata sarà dedicata quest’anno a Marco Savio, campione delle caorline di Treporti scomparso qualche giorno fa all’età di 50 anni. Per ricordarlo i campioni vogheranno con una fascia nera in segno di lutto. Preparativi ormai giunti agli sgoccioli. Ieri sera alla Salute la benedizione dei gondolini, ultimi posti disponibili per la Machina delle autorità, rifatta l’anno scorso e come sempre posizionata in Volta de Canal, davanti a Ca’ Foscari. Accordo raggiunto tra l’associazione regatanti che chiedeva più attenzione al mondo della voga e il Comune che ha risposto aumentando premi e sponsor. Coinvolgendo per la prima volta un numero consistente di aziende. Grande giornata, dunque, per cui sono attese in laguna almeno centomila persone.

LA SFIDA. Vignotto o D’Este? Da vent’anni la partita dei gondolini si gioca tra questi due nomi. Il campionissimo di Burano, i due cugini di Sant’Erasmo. Storia alternata di successi e di polemiche, squalifiche, tifoserie contrapposte. Lotta tra gondolieri che non si amano, i Vignotto a Santa Sofia, D’Este a Rialto, dopo anni passati al Molo di San Marco. Riecco la sfida principe della voga veneziana. Di nuovo i leggeri e affiatati Vignotto, stavolta sul gondolino marron, detentori del titolo - l’anno scorso D’Este arrivò soltanto terzo - contro il campione che in gondola vince quasi sempre, diventato pericoloso anche sul gondolino in coppia con Ivo Redolfi Tezzat. Marron contro arancio, eterna sfida che infiamma il Canal Grande. Se manca uno l’altro dei protagonisti la Storica non è più la stessa. Undici volte hanno vinto i Vignotto, record dei campioni in attività, a sole tre lunghezze dal record storico di Ciaci e Strigheta (14). Dieci D’Este, desideroso di rivincita. Nessuno dei due è riuscito a conquistare il fatidico trofeo di “re del remo” (cinque bandiere rosse dei gondolini consecutive) oggi detenuto da Ciaci, Palmiro e Bepi Fongher, Franco Crea. Via alla sfida più bella, dunque. Tenendo d’occhio i possibili outsiders. Equipaggi da bandiera che credono nel colpaccio. Come i pellestrinotti Andrea Bertoldini e Martino Vianello, la nuova coppia con Giuliano Pagan e Davide Prevedello, i grandi delusi dell’anno scorso (speronati dalla giuria quando erano terzi) Fabio Donà e Luca Ballarin. In corsa per una bandiera anche Roberto Busetto, buon tempo alle eliminatorie, anche quest’anno in gara con il fratello Renato. E le sorprese 2012 (secondi) Angelin-Barzaghi, insieme ai buranelli Zane e Rossi “Sustin”.

I video e le videointerviste sono di Vera Mantengoli

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