Verrà venduta la casa di Bakhita, la santa nera

Spettacolo teatrale a Zianigo per Giuseppina, suora del Darfur proclamata da papa Wojtyla, mentre l’abitazione dove si convertì sarà ceduta
Di Filippo De Gaspari

ZIANIGO. Mirano celebra Santa Bakhita, ma intanto la sua casa, meta del pellegrinaggio di molti devoti, finisce in vendita. L’omaggio alla suora del Darfur avverrà all’interno della rassegna “Paesaggio con uomini”, questa sera alle 21, nella chiesa di Zianigo, dove Giuseppina Bakhita visse per anni. Si tratta di un’opera teatrale, la prima di rilievo, nata in collaborazione con la stessa parrocchia del paese e intitolata “Bakhita: una storia meravigliosa”.

Lo spettacolo narra la vita e le vicende della ragazza sudanese, nata nel 1869 a Olgossa, nel Darfur. Ancora fanciulla Bakhita fu rapita, fatta schiava e venduta più volte, poco prima di approdare in Italia. Nel 1895 abitò a Zianigo dove fece la bambinaia e nello stesso periodo avvenne la sua conversione. Entrò nel noviziato delle Suore Canossiane e nel 1927 fece la professione perpetua. Visse poi a Schio, dove ricoprì diversi incarichi religiosi e lì morì l’8 febbraio del 1947. Fu proclamata santa il primo ottobre 2000 da Papa Giovanni Paolo II.

A Mirano Bakhita è venerata da molti fedeli e non solo perché sono ancora presenti in città le monache del suo stesso ordine religioso, a cui la città è molto legata da anni. Tra le mura della casa di Zianigo dove visse per anni maturò la sua conversione e l’avvicinamento alla vita consacrata. Ancora oggi la suora africana è una delle poche sante di colore e per questo è venerata anche come simbolo della fraternità contro ogni forma di razzismo. Nera in un mondo di contadini che mai avevano visto una persona di colore, schiava, relegata al rango di oggetto, Bakhita compì un lungo cammino verso la libertà e questa sera la sua storia verrà ripercorsa a teatro in un momento storico in cui in Italia le cronache dei giornali e i muri delle città sono ancora riempiti di frasi razziste per la nomina di un ministro nero.

Intanto però si scopre che la casa dove Bakhita abitò a lungo, in via Righi, è stata messa in vendita. L’edificio originario in realtà non esiste più dagli anni Settanta: è stato abbattuto per lasciare spazio a quello attuale. Nonostante i muri siano diversi tuttavia, la casa di Bakhita è stata meta di molti pellegrinaggi tanto che la sconosciuta stradina che collega via Cavin di Sala con via Bollati, è finita nelle mappe turistiche del Miranese. Adesso però la casa di Bakhita è stata messa in vendita, dopo che la proprietaria ha lasciato Mirano.

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