Venezia. Via libera alla tassa di soggiornoDa luglio tributo per i turisti in Laguna

Il Comune incasserà 20 milioni. Colpiti anche i bed & breakfast, esclusi solo gli ostelli. Oggi verrà definita la tariffa: si parla di un euro per ogni "stella" dell'albergo, con una differenziazione per quelli di Mestre
Ressa di turisti in piazza San Marco
Ressa di turisti in piazza San Marco
VENEZIA. Tassa di soggiorno in Laguna: chi verrà a Venezia dovrà lasciare un contributo per l'amministrazione della Serenissima, città dalla struttura delicatissima "sfruttata" dal turismo di massa. Oggi la giunta - scaduto senza risultato il termine che il Governo si era dato per scrivere il regolamento per l'applicazione della nuova imposta - varerà il tributo riservato ai turisti pernottanti, che dovrebbe scattare già dal primo luglio e portare in dote circa 20 milioni di euro, preziosi per le casse di Ca' Farsetti, visto anche il calo più o meno corrispondente degli invassi garantiti dal Casinò. Sarà pertanto l'Amministrazione ad applicare con suo regolamento la tassa che saranno gli stessi albergatori a riscuotere per conto del Comune. Albergatori tutt'altro che entusiasti: «Il turismo non è un bancomat» ha tuonato ieri ad esempio il presidente di Confturismo Veneto Marco Michielli.


Saranno colpiti tanto gli alberghi, quanto locande e bed & breakfast, mentre saranno esclusi dal tributo gli ostelli. «L'imposta - ha già annunciato il vicesindaco e assessore al Bilancio Sandro Simionato - sarà applicata fino a un determinato numero di pernottamenti consecutivi: stiamo lavorando all'ipotesi di cinque giorni sia per gli alberghi, sia per gli altri esercizi. Ed è allo studio anche una tariffa differenziata per Mestre». Ieri Simionato, alla vigilia della giunta, ha incontrato a tappeto le categorie turistiche e economiche veneziane proprio per metterle al corrente delle intenzioni dell'amministrazione rispetto alla tassa di soggiorno. Si parla di un euro a stella dell'esercizio alberghiero, ma con una modulazione a seconda del periodo dell'anno e a seconda del territorio. A novembre e a gennaio, ad esempio, potrebbe scattare lo «sconto» per chi decide di soggiornare in laguna in periodi meno affollati. E lo stesso dovrebbe accadere per gli alberghi della terraferma, dove si potrebbe pagare meno rispetto al centro storico.


All'ordine del giorno nella riunione di giunta di oggi c'è anche l'istituzione dell'addizionale Irpef, che finora i veneziani non avevano mai pagato. Da oggi il Comune di Venezia è autorizzato a istituirlo e l'aliquota minima che si propone è quella dello 0,2 per cento, che potrebbe far entrare nelle casse comunali altri 8,2 milioni di euro.

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