Venezia, si va verso la sfida tra Pd e Lega

Camera, collegio uninominale: Brunetta in Veneto Orientale lascia spazio al Carroccio. E Leu punta tutto su Mognato
PELLICANI MESTRE: INAUGURAZIONE MOSTRA SAN MICHELE ARCANGELO CON AL PRESENZA DEL CARDINALE PATRIARCA ANGELO SCOLA IL PATRIARCA INSIEME AL CURATORE - LUANA ZANELLA ASS CULTURA VE 29/09/2008 LIGHTIMAGE
PELLICANI MESTRE: INAUGURAZIONE MOSTRA SAN MICHELE ARCANGELO CON AL PRESENZA DEL CARDINALE PATRIARCA ANGELO SCOLA IL PATRIARCA INSIEME AL CURATORE - LUANA ZANELLA ASS CULTURA VE 29/09/2008 LIGHTIMAGE

Ultimi ritocchi alle liste. Ping-pong tra i collegi e colpi di bianchetto fino a sera tarda per la composizione delle liste elettorali che dovranno essere consegnate entro lunedì. E solo a liste consegnate si potrà fare davvero l’elenco dei candidati in gara. Ieri sera, a trattativa ancora aperta: nel Pd i coltelli più affilati, con la direzione del partito che è stata posticipata alle 22.30. Alcuni nomi però già circolano. Vale la pena di iniziare dal centrodestra e dai collegi uninominali della Camera dove vince il candidato che prende più voti degli altri. Renato Brunetta è dato candidato nel Veneto Orientale, oltre che capolista del plurinominale.

E nel collegio Venezia-Spinea? Il candidato sarà della Lega, così come nei collegi Chioggia-Riviera e Scorzè-Noale-Trevigiano. Tra i nomi che circolano c’è quello di Giorgia Andreuzza. La decisione di candidare nel suo collegio un leghista è stata mal-digerita dal sindaco Luigi Brugnaro, che avrebbe preferito una candidatura più civica, più moderata. L’uomo sui cui punta Brugnaro è Andrea Causin che, escluso dall’uninominale, dovrebbe aver trovato un rifugio sicuro nel proporzionale, in terza o quarta posizione, ma dietro a candidati che verrebbero già eletti negli uninominali, ad esempio lo stesso Brunetta. Per ciò che riguarda il Senato sarà la rodigina Maria Elisabetta Alberti Casellati la candidata all’uninominale e capolista al proporzionale.

Una scelta che, anche in questo caso, ha fatto storcere il naso a molti forzisti. Nella Lega Nord è sicuro - anche se non è ancora chiaro in quale lista - Sergio Vallotto, il noalese segretario provinciale della Lega Nord, in queste ore abbottonatissimo. Coltelli affilati anche in casa del Pd, e non solo tra renziani e orlandiani. Qualche nome per la Camera: nell’uninominale per Chioggia-Riviera sembra fatta per Lucio Tiozzo. La principale rivale era Luana Zanella, (lista Insieme, lei è dei Verdi) che sarà invece capolista alla Camera nel proporzionale. La lista insieme, infatti, che comprende Verdi, Psi e Prodiani, avrebbe rinunciato a presentare i propri candidati nei collegi uninominali.

Nel collegio di Venezia-Spinea il Pd sembra pronto ad affidarsi a Nicola Pellicani, anche se nel pomeriggio di ieri circolava anche il nome di Sandro Simionato. Nel collegio del Veneto orientale ci sarà invece Sara Moretto. Ieri sera la battaglia all’interno del Pd riguardava soprattutto le liste del proporzionale perché c’è spazio per pochi e, ad esempio alla Camera, il Pd che conta di eleggere due candidati potrebbe trovarsi in realtà con un solo posto sicuro. Più chiara invece appare la situazione all’interno di Leu (Liberi e Uguali) dove Michele Mognato a Venezia è sia capolista al proporzionale alla Camera che candidato all’uninominale: per lui il posto è quindi sicuro.

Davide Zoggia, pure lui ex Pd e ora Leu, dovrebbe essere invece capolista al Senato di Veneto 2. Leu userà queste elezioni per mettere in lista anche candidati che, pur senza possibilità di farcela, potranno così mettersi in mostra per il futuro e farsi conoscere nel territorio.

Tra questi Margherita Lachin, 27 anni, consigliera comunale a Marcon e Marta Battistella, impegnata sul fronte del sociale e dei diritti dei migranti e delle seconde generazioni. In casa del Movimento Cinque Stelle i nomi sicuri - ma bisognerà capire come - sono quelli degli ex deputati Emanuele Cozzolino e Arianna Spessotto, assieme all’ex sindaco di Mira, Alvise Maniero.

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