Scuola, è boom di tempo pieno nel Veneziano. Mestre in controtendenza

Sono sempre di più le famiglie che scelgono istituti primari che consentono di gestire meglio impegni lavorativi e figli

Mitia Chiarin

Il tempo pieno a scuola è la scelta preferita dalla stragrande maggioranza delle famiglie con figli piccoli. Da mercoledì 10 settembre anche nel Veneziano riaprono le scuole di ogni ordine e grado. E le scelte delle famiglie sono già note.

Solo nel Sandonatese alle scuole primarie il tempo normale viene preferito dalle famiglie rispetto al tempo pieno. In tutti gli altri distretti scolastici, sempre per il ciclo delle primarie, il ricorso al tempo pieno è il più gettonato. Se guardiamo al rapporto tra tempo normale e pieno, siamo a uno a tre nella zona di Mirano; uno a due nella Venezia insulare; uno a quattro nel distretto Mestre Nord e addirittura di uno a dieci nell’area sud della terraferma mestrina. In totale per il ciclo delle primarie in provincia 8.849 studenti di 509 classi hanno scelto il tempo normale mentre per 19.545 (in 1.037 classi) la scelta è ricaduta assolutamente sul tempo pieno.

Le scelte dei genitori

Un dato che evidenzia una netta scelta delle famiglie. Il tempo pieno a scuola permette di conciliare il lavoro con i figli, lasciandoli in un ambiente sicuro quale è la scuola per gran parte della giornata e dove possono avere un apprendimento ricco di attività extra curricula, laboratori, esperienze sportive. Secondo vari esperti il tempo pieno riduce la dispersione scolastica.

Crollo alle medie

Il dato però crolla nelle scuole medie della provincia dove il cosidetto tempo prolungato è presente, ma solo in piccola parte, a Portogruaro e nel distretto di Mestre sud. Anche qui i numeri sono chiarissimi: 19.458 alunni e alunne di 966 classi in provincia studiano con il tempo normale e soltanto 346 ragazzini di 19 classi attuano il tempo prolungato. Conseguenza anche del fatto che la maggior parte delle scuole non è dotata, a differenza delle primarie, di mense attrezzate che sono obbligatorie per questi progetti.

Riduzione di studenti

Nella provincia di Venezia, dice il report sul nuovo anno scolastico redatto dalla Città metropolitana, continua poi la riduzione di studenti: in questo nuovo anno scolastico alle porte si contano 1.949 studenti in meno, con una riduzione di 62 classi. Quasi 800 bimbi in meno alle primarie e questo dato è ovviamente strettamente collegato al tema, occidentale, della denatalità. Ma alle scuole Superiori il calo è decisamente contenuto, appena 284 studenti in meno. Dalle primarie alle scuole Superiori la popolazione scolastica si comporrà complessivamente di 81.128 studenti che andranno a comporre 4.077 classi.

Il primato del distretto scolastico più popoloso spetta a Mirano con una popolazione studentesca di 12.856 ragazzi, seguito da San Donà con 12.687. Il primo posto spetterebbe in verità a Mestre, però suddivisa in due distretti scolastici.

Nel Nord si contano 11.914 studenti che frequenteranno complessivamente 589 classi. Nel Sud si aggiungono 2.822 studenti per 147 classi. Il primato degli studenti delle primarie spetta a Mirano, con oltre 5 mila bimbi e bimbe pronti all’esperienza scolastica. Il maggior numero di studenti alle Superiori li conta Venezia insulare con quasi 6.800 giovanissimi al ritorno sui banchi.

Gli indirizzi

Negli istituti resta il primato dei licei scelti dal 40 per cento di studenti. Seguono i Tecnici con il 38,2 per cento, i professionali scendoo al 16,8%. L’Artistico è al 4,5 per cento.

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