Un chilo di cocaina e armi illegali, arrestati padre e fratello del killer di Cannaregio
Massimo e Alessio Marconi sono stati arrestati per detenzione di sostanze stupefacenti e detenzione abusiva di armi e munizioni. Raffaele, figlio di Massimo, aveva ucciso un uomo nel 2023

Giovedì 16 ottobre sono stati arrestati Massimo Marconi, 66 anni, e il figlio Alessio, 42enne, per detenzione di sostanze stupefacenti, ricettazione e detenzione abusiva di armi e munizioni.
I due sono rispettivamente padre e fratello di Raffaele Marconi, che nel novembre del 2023 uccise a colpi di fucile Khalil Mallat, in un locale a pochi passi dalle Guglie.
L’operazione, condotta da diversi nuclei dei carabinieri di Venezia, ha coinvolto più di 20 militari. I due uomini sono stati fermati mentre navigavano in laguna a bordo di due distinte imbarcazioni con atteggiamento sospetto e insofferente.
Massimo Marconi aveva con sè un involucro di cellophane contenente più di un chilo di cocaina. L’imbarcazione su cui era il figlio, invece, viaggiava davanti a quella di Massimo, fungendo da apripista.
Nelle case dei due indagati sono state rinvenute invece armi da fuoco: una pistola clandestina prodotta nella ex Jugoslavia, con matricola abrasa e 14 cartucce a casa del 42enne e 27 munizioni e due fucili da caccia in quella del padre. Il tutto detenuto illegalmente.
Oltre alle armi, anche le imbarcazioni, che servivano a trasportare le sostanze da Parco San Giuliano di Mestre al centro storico veneziano, sono state poste sottoposte a sequestro.
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