Vendramin Grimani Ritorna a vivere dimora del doge Pietro

Palazzo Vendramin Grimani, già dimora nel ’700 del doge Pietro Grimani, ritorna a vivere grazie alla Fondazione dell'Albero d'Oro. Dopo un anno di lavori, riapre infatti al pubblico l’edificio cinquecentesco affacciato sul Canal Grande con visite guidate e un percorso espositivo che racconta il palazzo e la storia delle famiglie che l'hanno abitato.
L'istituzione culturale senza fini di lucro, nata nel 2019 per volontà di un gruppo di imprenditori e professionisti francesi e veneziani, aprirà le porte del palazzo il 24 maggio, in concomitanza con la 17 Mostra Internazionale di Architettura, nell'anno in cui ricorrono anche i 1600 anni dalla fondazione della città di Venezia.
Nelle sale del primo piano nobile il visitatore potrà approfondire la storia del palazzo, delle illustri famiglie che l'hanno abitato per sei secoli e degli interventi di restauro che l’hanno interessato negli ultimi mesi.
Il racconto delle collezioni d'arte disperse, iniziate proprio dalla famiglia del doge Grimani, includerà un primo nucleo di dipinti appartenuti al palazzo quali Domenico Tintoretto, Sebastiano Ricci e Francesco Montemezzano.
Nel percorso di visita si potrà ammirare un insieme di opere sia antiche che contemporanee in prestito da collezioni private internazionali. Inoltre, il percorso sarà arricchito dalle fotografie dell'artista Patrick Tourneboeuf per raccontare attraverso l'occhio dell'architetto e fotografo francese l'evoluzione del palazzo prima e dopo i lavori. Questo lavoro costituisce la prima commissione della Fondazione dell'Albero d'Oro - che costruirà nel tempo anche la propria collezione. —
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