Una laurea alla memoria per Giacomo Buranello a 100 anni dalla nascita

Il riconoscimento
Una laurea alla memoria per ricordare Giacomo Buranello, il partigiano meolese studente di ingegneria ucciso dalla polizia fascista ad appena 23 anni. L’idea è nata dall’iniziativa di un gruppo di docenti della Scuola politecnica dell’Università di Genova, insieme al Centro di documentazione Logos, in occasione del centenario della nascita di Buranello, medaglia d’oro per la Resistenza.
L’anniversario è stato celebrato sabato con una cerimonia promossa dall’Anpi davanti alla casa dove Buranello viveva con la famiglia, a Sampierdarena, storico quartiere di Genova. Originario di Meolo, dove nacque il 27 marzo 1921, da ragazzo Buranello si trasferì a Genova con la famiglia in cerca di fortuna. Appassionato delle discipline scientifiche, dopo essere stato uno studente modello al liceo, si era iscritto a ingegneria. Ma nel frattempo scoppiò la lotta di Resistenza e Buranello divenne il capo dei Gruppi di Azione Patriottica genovese. Pagò il suo impegno con la vita. Il 3 marzo 1944 fu ucciso da un plotone di esecuzione della polizia fascista. Adesso il sogno di diventare ingegnere potrebbe coronarsi in sua memoria. La proposta è stata già vagliata dal Consiglio della Scuola politecnica, che l’ha approvata all’unanimità e trasmessa ai vertici dell’Ateneo cui è attribuita la facoltà di conferire il titolo. La speranza è che il riconoscimento possa arrivare prima del 25 aprile. La notizia, rilanciata dal giornale dell’Anpi, è arrivata fino a Meolo, dove l’ingegnere Alessandro Pattaro si è attivato per organizzare in paese una commemorazione del centenario. —
GIOVANNI MONFORTE
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