Una folla silenziosa in preghiera per Silvia

A San Michele il rosario di suffragio per la vittima del delitto di Udine. Oggi funerali e lutto cittadino

SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO. Nulla sarà più come prima. Lo hanno capito ieri sera i parenti, gli amici e i conoscenti di Silvia Gobbato che si sono riuniti, nella chiesa di San Michele Arcangelo, in piazza San Pio X, nel cuore della San Michele nuova ricreata dal niente dopo il secondo conflitto mondiale, a pregare insieme così come avevano fatto sabato sera.

Una folla silenziosa e soprattutto numerosa ha infatti partecipato al rosario organizzato in suffragio per la vittima dell’efferato omicidio del Cormor. Oggi pomeriggio alle 15.30 nella medesima chiesa verranno celebrati i funerali.

Sarà un rito, anche questo, molto partecipato, con la presenza degli amici di San Michele, i vecchi compagni di classe del Liceo XXV Aprile di Portogruaro, dove Silvia ha conseguito il diploma con risultati brillanti; gli amici e compagni universitari dell’ateneo di Udine, dove Silvia si era laureata. Molto probabilmente ci sarà anche la famiglia Ortis, nel cui studio legale udinese Silvia aveva mosso i primi passi di una carriera forense che sarebbe certamente stata esemplare. A lei piaceva studiare e occuparsi anche dei più deboli, vista l’indole generosa.

La tristissima vicenda di Silvia Gobbato ha colpito anche la comunità di Gruaro, il cui sindaco, Giacomo Gasparotto, che ricopre pure l’incarico di assessore provinciale all’edilizia scolastica, è cugino di secondo grado della vittima. La moglie infatti è cugina di Cinzia Perosa, la madre di Silvia, infermiera presso l’ospedale di Portogruaro. «Stiamo attraversando una tempesta», dice, affranto, Giacomo Gasparotto, «siamo vicini nel dolore ai genitori e al fratello di Silvia, in particolare. Silvia è rimasta vittima di un assassinio assurdo e incomprensibile. Non riusciamo a capacitarci di tale violenza». (r.p.)

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