Un nuovo impianto per trattare le acque di sentina delle navi

PORTO MARGHERA. Sarà un’Associazione Temporanea d’Impresa (Ati) - composta dalla Cooperativa montaggi elettroindustriali di Campolongo Marriore (Cmev), da Veritas spa, dalla Cooperativa delle Guardia...

PORTO MARGHERA. Sarà un’Associazione Temporanea d’Impresa (Ati) - composta dalla Cooperativa montaggi elettroindustriali di Campolongo Marriore (Cmev), da Veritas spa, dalla Cooperativa delle Guardia ai Fuochi del Porto e Berengo spa - a realizzare il nuovo impianto da 12 milioni per il trattamento delle acque raccolte nella sentina che è la parte più basso dello scafo di una imbarcazione dove si raccolgono gli scoli interni di acque grigie e nere residue dal lavaggio di motori e ponti. L’impianto -dovrebbe essere realizzato nell’arco di un anno e mezzo, in ottemperanxa alle nuove normative italiane ed europee, valide per tutte le navi (commerciali e passeggeri) che entrano in porto, consentirà di trattare le acque di sentina che a tutt’oggi vengono inviate, via autocisterna, in un apposito impianto di trattamento esistente a Ravenna.

Il trattamento nel nuovo impianto che sarà realizzato dall’Ati, vincitrice della gara d’appalto, prevede, in particolare, l’abbattimento della atrazina e la separazione delle acque dagli oli combustili che vengono rimessi sul mercato. «Il nostro obiettivo è quello di migliorare il servizio, ridurre i costi e togliere dalla strada tutti quei camion che ogni giorni sono costretti ad andare fino a Ravenna per il trattamento delle acque di sentina. Quando l’impianto sarà pronto il porto sarà autonomo» commenta l’imprenditore Tiziano Venturini, presidente della Cmev di Campolongo Maggiore che celebra quest’anno il suo 25° compleanno.

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