Tutti gli alimenti contenuti nella lista

Sono quattordici gli allergeni la cui presenza nei prodotti venduti o somministrati deve essere resa nota al consumatore. Si tratta dei cereali contenenti glutine (grano, segale, orzo, avena), dei...
Foto Agenzia Candussi/Scattolin/Via Piave, Mestre / Ristoranti etnici e italiani in via piave
Foto Agenzia Candussi/Scattolin/Via Piave, Mestre / Ristoranti etnici e italiani in via piave

Sono quattordici gli allergeni la cui presenza nei prodotti venduti o somministrati deve essere resa nota al consumatore. Si tratta dei cereali contenenti glutine (grano, segale, orzo, avena), dei crostacei (o prodotti a base di uova di crostacei). Ci sono poi le uova, il pesce (e i prodotti a base di pesce, le arachidi, la soia (e i prodotti a base di soia), il latte (e i prodotti a base di latte, incluso il lattosio), la frutta a guscio (mandorle, nocciole, noci), il sedano, la senape e i semi di sesamo, l’anidride solforosa (e i solfiti in quantità superiori ai 10 milligrammi/chilo), i lupini e i molluschi.

Questi prodotti, nei soggetti sensibili, possono causare allergie alimentari, ossia reazioni esagerate del sistema immunitario verso un alimento - o un ingrediente (allergene) - che viene percepito come una minaccia all’organismo e dunque attaccato come tale dalle difese immunitarie. I sintomi delle allergie possono variare, da lievi a gravi, con rari casi in cui l’anafilassi - ossia la reazione allergica acuta, generalizzata, a rapida insorgenza - può avere conseguenze letali. Oltre 120 alimenti sono stati identificati come responsabili di allergie alimentari, ma solo i quattordici elencati necessitano di etichettatura obbligatoria in base alla normativa europea in quanto riconosciuti come causa più frequente di ipersensibilità alimentare.



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