Tutti di corsa senza maglietta in 150 alla “Pettonudorun”

Sesta edizione dell’evento  podistico amatoriale a torso nudo. Oltre ai top per le donne erano consentiti berretti e capigliature stravaganti 

Giovani e meno giovani, corridori più allenati e semplici atleti improvvisati. Tutti di corsa, per salutare l’arrivo del 2020. Ma rigorosamente a petto nudo, al massimo indossando un top per le donne. Si è svolta ieri mattina la sesta edizione della “Pettonudorun”, goliardica corsa podistica amatoriale che si svolge nella mattinata di Capodanno.

In 150 hanno risposto all’appello lanciato dall'organizzatore Alberto Meda e dallo staff di volontari che collabora con lui. La partenza è avvenuta alle 11 da Biverone, frazione di San Stino. Percorrendo la strada arginale sul Livenza, il gruppo di podisti ha attraversato il ponte sul fiume per poi arrivare in centro a Torre di Mosto. Sfidando il freddo, ieri un po’ meno pungente grazie al sole splendente, i 150 temerari a torso nudo si sono diretti verso la piazza della chiesa, per poi percorrere via Asilo, via Leopardi, via Confin e raggiungere, attraverso via Roma, la centrale piazza Indipendenza. Ad attenderli c’era il fotografo torresano Giuseppe Ave che ha immortalato i partecipanti in uno scatto ricordo sotto il grande albero di Natale posizionato di fronte al municipio. In paese il gruppo di temerari runners era atteso con curiosità e non è mancato l’applauso dei mattinieri di Capodanno che già affollavano il centro di Torre di Mosto. Seppure a petto nudo, i partecipanti non hanno mancato di rendere più simpatica la loro performance sfoggiando copricapi e capigliature stravaganti. Alla marcia hanno partecipato atleti dei gruppi Oll Scars di Fossalta di Piave, Atletica Mottense di Motta di Livenza e Agggredire di Ceggia, tutte realtà podistiche amatoriali del territorio. —

Giovanni Monforte

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