Tram per Marghera fermo altre due settimane

MARGHERA. Blocco forzato del tram. Per almeno altri dieci giorni, ma più probabilmente due settimane, il tram resterà fermo nel tratto compreso tra Mestre centro e il capolinea di Marghera. Sulla linea T2 ci si sposterà con i bus sostitutivi.
Per tappare la voragine che si è aperta sabato in via Paolocci ci vorranno infatti molti più giorni di quanto ipotizzato in un primo momento. Il sopralluogo eseguito ieri mattina su incarico di Veritas dai tecnici e dagli operai della ditta edile incaricata delle riparazioni ha svelato infatti che sono due (e non uno, come sembrava in un primo momento) i muri del pozzetto di ispezione crollati.
Sarà quindi necessario non solo ripristinarli entrambi, ma anche stabilizzare l’intero pozzetto, per evitare che collassi di nuovo. Lavori che richiedono tempo - dai dieci ai quattordici giorni è l’ipotesi - e che potrebbero richiederne ancora di più se nei prossimi giorni continuerà a piovere rendendo impossibile l’intervento con un terreno inzuppato d’acqua. Il pozzetto si trova proprio sotto la piattaforma del tram.
La relazione di Veritas sarà inviata questa mattina ai tecnici di Actv, anche se già ieri c’è stato uno scambio informale di informazioni sull’esito del sopralluogo. E l’unica cosa certa è che, fino a quando il pozzetto di ispezione non sarà riparato, il tram non potrà tornare a circolare. I pozzetti di ispezione, disseminati lungo tutta la rete, essenziali per le operazioni di manutenzione dei tubi, sono come scatole nelle quale si calano i tecnici.
Hanno dimensioni di due metri per tre. Ce ne sono di due tipi: prefabbricati in calcestruzzo armato e realizzati in muratura, come nel caso di via Paolucci. Un pozzetto datato e probabilmente ammalorato, al quale la pioggia degli ultimi giorni avrebbe dato il colpo di grazia. La scoperta della voragine risale a sabato mattina, così come l’interruzione del servizio del tram. —
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