Torre bloccata, Gobbo chiede 6 milioni

JESOLO. La società San Raffaele chiede al Comune più di 6 milioni di euro di risarcimento per i lavori a suo tempo bloccati alla "torre" dell’imprenditore Gianni Gobbo.
Un grattacielo che fece scuola per i problemi burocratici emersi, il blocco dei lavori esattamente davanti al mare, l’intervento dei legali, tra cui l’avvocato Alegiani, che trovò il modo di sbloccare una situazione divenuta paradossale ed emblematica.
La Sovrintendenza aveva bloccato il cantiere di piazza Marina per circa 2 anni e mezzo perché il Comune in sostanza non aveva inviato gli atti per il nulla osta paesaggistico del grattacielo di quasi 50 metri che oggi troneggia sul litorale ed è una delle opere simbolo di quella che molti indicano come una Jesolo-Miami beach. L’11 maggio si è celebrata davanti al Tribunale di Venezia un’udienza fiume relativa al contenzioso. Ed è stata una "passerella" di autorità.
A scontrarsi per i rispettivi clienti, avvocati di indiscussa fama: da un lato, per San Raffaele srl, l’azzimato avvocato Pierpaolo Alegiani, dall’altro, per il Comune, due pezzi grossi come l’avvocato Barel e l’avvocato Gaz.
Davanti al giudice sono sfilati molti testimoni portati dalla società e tra questi comparivano come citati anche il noto architetto svizzero Galfetti, il professor Domenichelli di Padova, oltre a ingegneri, architetti e avvocati di indiscussa fama internazionale.
Il fatto curioso è che dopo aver sentito i testimoni presenti il giudice ha ritenuto di convocare i difensori, invitandoli a trovare una soluzione conciliativa.
Ma visti i soldi richiesti dalla San Raffaele sarà tutt’altro che facile. Infatti, un’eventuale decisione del tribunale in favore della società San Raffaele, oltre a diventare un precedente pericoloso per il litorale jesolano, comporterebbe un esborso economico difficilmente sostenibile dal Comune che potrebbe poi tranquillamente dichiarare bancarotta.
Così il Giudice ha dato tempo alle parti di riflettere fino a settembre, quando si terrà la prossima udienza.
E in quell’ennesima occasione verranno sentiti molti altri testimoni in favore della San Raffaele creando ancora più tensioni.
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