Torna la Benedizione degli animali, stavolta a Marcon

Antica tradizione ripresa da vent’anni da ambientalisti e animalisti, assieme a sacerdoti nel nome di Sant’Antonio Abate 

Mitia Chiarin

Martedì 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali, torna un appuntamento della tradizione recuperato da circa vent’anni nel Veneziano . Per ricordare il santo, fondatore del monachesimo, morto il 17.1.365 in Egitto nel 356 d.C, (da non confondere con s.Antonio da Padova), ambientalisti e animalisti ma anche semplici cittadini appassionati dei loro animali di compagnia, si ritrovano, grazie all' Ecoistituto del Veneto e la sua rivista Tera e Aqua, per rinnovare  l'antica tradizione della Benedizione degli animali. 

Racconta Michele Boato che con Leda Cossu manriene viva questa tradizione. «Nei primi 12 anni lo abbiamo fatto con don don Rinaldo Busso nella chiesetta di via Vallon. Poi, cambiato parroco, ci siamo trasferiti alla chiesetta della torre di Tessèra, col suo parroco, don Lionello Dal Molin e l'aiuto di don Rinaldo (in pensione ma rimasto sempre attivo). Quest'anno, non essendo disponibile la chiesetta (privata) della torre, la Benedizione degli animali, con don Lionello, avviene presso la Fattoria "Il Rosmarino" in via Pialoi 68 a Marcon. Siamo tutti invitati: cani, gatti, uccell, conigli, cavalli, con i loro amici, sia adulti che bambini ed anziani, anche nel ricordo di monsignor Fusaro, nato a Marcon, rettore della chiesa veneziana di San Rocco (altro patrono degli animali) e fondatore della Lega nazionale di san Francesco, per la protezione degli animali (soprattutto randagi). I pani della Benedizione sono offerti, come sempre, dal panificio Bello di via Vallon». La Benedizione è aperta a tutti, ovviamente umani e animali. 

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