Torna il treno verso Rovigo ritardi fino a 90 minuti

CHIOGGIA Tornano i treni, tornano i disagi. Ieri, nel primo giorno dalla ripresa del servizio della linea Chioggia-Rovigo sospeso dal 6 agosto per lavori di potenziamento infrastrutturale, si sono...

CHIOGGIA

Tornano i treni, tornano i disagi. Ieri, nel primo giorno dalla ripresa del servizio della linea Chioggia-Rovigo sospeso dal 6 agosto per lavori di potenziamento infrastrutturale, si sono registrati disservizi importanti: ritardi di 90 minuti, sostituzioni, macchinette per i biglietti rotte, passaggi a livello non funzionanti, motori che si spegnevano da soli. Una mattinata di agonia per i pendolari, in particolare per quelli del treno che doveva partire da Chioggia alle 7.35 che ha raggiunto i 90 minuti di ritardo, per poi essere cancellato.

I pendolari hanno dovuto attendere due ore in stazione per poi prendere il treno successivo alle 9.35 e trovarsi fermi al primo passaggio a livello non funzionante. In molti hanno dovuto correre a prendere l’auto perché avevano appuntamenti di lavoro o esami all’università. «Un disastro», racconta Silvia Lionello, «dopo un mese di pullman, ci siamo ritrovati con un servizio indecente. I disagi sono iniziati già col treno delle 6.35, partito alle 7 e poi sostituito col pullman a Adria alle 8.30. Nell’ora successiva è stato un calvario. Via via sul display compariva l’indicazione di ritardi di 15, 20, 55 minuti. A un tratto il ritardo è arrivato a 90 minuti e il treno è stato cancellato. Erano le 9.10 ed è stata indicata la sostituzione col pullman. Peccato che alle 9.35, quando è arrivato il treno successivo, del pullman non c’era l’ombra. Credo che in realtà non sia mai arrivato. Siamo rimasti due ore in piazzale senza sapere quando e se saremmo partiti. Cose intollerabili che denotano assoluta mancanza di rispetto per i pendolari». In stazione anche alcuni turisti di Torino che avevano tentato di prendere il treno lunedì, ma avendo due cani non hanno potuto prendere il pullman e hanno rimandato a ieri la gita. «Sono tornati oggi», spiega Lionello, «rischiando di prendere il pullman di nuovo. Quando siamo saliti in treno, per fare 15 km abbiamo impiegato 45 minuti perché i passaggi a livello non funzionano e il motore si spegneva da solo. È capitato anche sopra il ponte di Cavanella, non una bella sensazione». —

E.B.A.

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