Stroncato dalla malattia a 43 anni idraulico lascia moglie e due figli

Scorzè. Ha lottato con tutte le forze sino alla fine, ma non ce l’ha fatta. Con il padre e i fratelli aveva un’azienda di termoidraulica molto conosciuta nel Miranese. L’ultimo saluto domani pomeriggio
SCORZÈ. Faceva parte di una delle aziende di termoidraulica e condizionamento più conosciute non solo di Scorzè ma anche del Miranese.


Nei giorni scorsi, prima di Natale, Michele Venturin si è spento ad appena 43 anni. Abitava a Scorzè, dove ci sono pure la sede e gli uffici della fabbrica. Lascia due figli. Aveva lottato un anno e mezzo con quel male divenuto poi incurabile. Le porte del mondo del lavoro gli si erano aperte davanti ancora giovane e tutti nell’ambiente dell’edilizia e del commercio conoscono lui, il padre e i fratelli, oltre ai loro dipendenti e collaboratori, tanto da avere pure grossi appalti e incarichi di una certa importanza; è una ditta storica di Scorzè, ogni giorno presente tra cantieri e negozi del comune e non solo. E il 43enne era stimato nella sua professione, con quell’impresa, la Termoidraulica Otello Venturin, messa in piedi dal papà a Zero Branco nel 1969 e poi sette anni più tardi spostata a Scorzè.


La voglia di fare e di espandersi è arrivata un po’alla volta, quando nel 2009 il genitore ha coinvolto i tre figli, Michele, appunto, oltre ad Alessandro e Federico, facendo nascere la Termoidraulica Venturin e poi la Viotermica. Ma pure con nomi diversi, c’è sempre la collaborazione tra il padre, ancora parte attiva, e i figli.


L’obiettivo era sempre lo stesso: installare impianti idraulici, fare la mappatura, garantire l’assistenza e la manutenzione degli stessi. Inoltre si sono specializzati nel progettare e allacciare condizionatori commerciali, dispositivi antincendio e di ventilazione meccanica controllata. Poco più di un anno e mezzo fa, il 43enne aveva scoperto di essere malato ed è iniziato un lungo percorso; ha lottato per guarire, sottoponendosi a degli interventi chirurgici e affidandosi al Centro di riferimento oncologico di Aviano (Pordenone) dove ci sono medici di prim’ordine.


Gli scorzetani lo avevano visto ancora in giro nelle ultime settimane e speravano potesse esserci un miglioramento. Invece, nonostante gli specialisti e le successive cure, negli ultimi giorni la situazione è precipitata. Sposato con Chiara, Venturin era padre di Carlotta e Filippo. Oltre al papà Otello, lascia anche la mamma Leda, i due fratelli e i parenti.


Il funerale si svolgerà domani alle 15 nella chiesa di Scorzè, dov’è prevista una folta partecipazione di fedeli, mentre la salma partirà qualche minuto prima dall’ospedale di Noale.


Per volontà della famiglia, le offerte raccolte andranno a sostegno del centro oncologico di Aviano. La salma di Venturin riposerà nel cimitero di Scorzè.


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