Staffa di un tir sventra tre auto, un morto

PADOVA. Tre auto aperte come scatole di tonno da un camion che viaggia inesorabile con la staffa in acciaio sollevata. Un ponte che fa da strettoia e rende impossibile qualsiasi manovra per evitarla. Una roulette russa nel traffico delle 6.30 del mattino, con la città già sveglia e la zona industriale che si popola. In questo incrocio del destino ha perso la vita Massimo Bettini, 57 anni, dipendente delle Poste a un passo dalla pensione. Era l’ultimo della fila e forse non ha avuto nemmeno il tempo di rendersi conto di ciò che stava accadendo. Ci sono poi tre superstiti che faticano a ricordare il momento in cui quel corpo sporgente ha penetrato come una lama la carrozzeria delle loro auto. La paura è stata tale che ha cancellato ogni immagine.
Via Vigonovese di primo mattino è un fiume di auto da e per la zona industriale di Padova. In questo fiume, ieri poco dopo le 6, è entrato anche un mezzo pesante della nettezza urbana. Il più grande di tutti. D.Q., 38 anni, lo doveva guidare per la prima volta per raggiungere Prato della Valle. È partito dalla sede di Aps di corso Stati Uniti e ha imboccato via Vigonovese in direzione del centro cittadino.
Nello stesso momento, qualche chilometro prima, quattro auto in fila stavano percorrendo la stessa strada in direzione opposta. C’era un settantenne felice di fare il rodaggio alla sua nuova Fiat Panda, comprata appena tre giorni prima. C’era un bengalese dipendente del corriere espresso Sgt che stava iniziando a fare le prime consegne. E poi c’erano due colleghi di lavoro, entrambi dipendenti delle Poste al centro di Camin. Uno stava andando a prendere la sorella al lavoro, l’altro stava correndo per cominciare il turno di mattina. Ognuno con i suoi pensieri, con i rituali del mattino, con quei gesti quasi meccanici che scandiscono l’inizio di ogni giornata. I destini di tutti si sono incuneati su ponte San Gregorio, viadotto costruito con le sponde alte in cemento armato per garantire la sicurezza di chi lo percorre. Ieri quelle sponde si sono trasformate in una trappola senza via di scampo. Il camion di Aps, con la staffa sollevata, ha inflitto una rasoiata a tutti i veicoli che provenivano dal senso opposto. Il settantenne al volante della Panda fiammante è riuscito a spostarsi tutto a destra e, nonostante questo, ha avuto specchietto e fiancata rovinati. Dopo di lui, il disastro. Il Fiat Doblò condotto dal pachistano è stato accartocciato contro la Mazda station wagon. Cofani piegati come carta stagnola, parabrezza in frantumi, le lamiere una contro l’altra. In fondo alla fila c’era la Nissan Juke di Massimo Bettini. La staffa ha decapitato l’abitacolo del Suv schiacciando poi il mezzo contro un platano. (e.f.)
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