A Sottomarina merce sulla battigia nella fascia di rispetto: ambulanti allontanati
L’intervento della Capitaneria di Porto in spiaggia: i venditori si sono spostati nell’area di uno stabilimento. Subito sono scoppiate le proteste e le segnalazioni all’Ascot

Intervento a sorpresa ieri della Capitaneria di Porto di Chioggia per allontanare i banchetti dei commercianti abusivi all’altezza delle torrette 5 e 6 che sostavano con la loro merce, come ogni giorno durante l’estate, all’interno della fascia di cinque metri della battigia di competenza dei militari.
Nessun sequestro di merce, nella circostanza, ma solamente un invito ad indietreggiare per uscire dalla cosiddetta fascia di soccorso, in quanto la presenza di questi venditori impediva l’eventuale accesso di mezzi di soccorso in caso di emergenza o, addirittura, impediva ai bagnini di salvamento di poter intervenire se vi fosse stata qualche persona in pericolo in acqua, come tra l’altro è successo venerdì, quando due bagnanti ventenni lombardi hanno rischiato di annegare a causa del mare grosso. Gli abusivi indietreggiando con la loro merce sono entrati nella fascia litoranea di spiaggia libera di competenza dell’amministrazione comunale e quindi sotto il controllo della polizia locale, che però non era presente durante l’azione della Capitaneria di Porto.
Non solo, ma risalendo la spiaggia di qualche metro, gli stessi ambulanti hanno sconfinato all’interno di una zona di ripascimento di uno stabilimento balneare, situazione prontamente segnalata da Ascot. Capitaneria di Porto che ha dunque rispettato gli ordini di sgombero dei primi cinque metri di battigia, come da regolamento e come aveva preannunciato in commissione il comandante Alessio Palmisano che aveva ribadito il concetto che i militari non avrebbero mai cacciato nessuno ma fatto solo rispettare il corridoio di soccorso.
E così è stato. Solo che la mancanza della presenza della polizia locale ha generato nuova confusione e caos. Venerdì il presidente del consiglio comunale Beniamino Boscolo Capon ha scritto una lettera al Prefetto e ai comandanti delle forze dell’ordine, affinché si crei un progetto coordinato da attuare dalla prossima stagione estiva “contro l’abusivismo e l’illegalità extracomunitaria diventata ormai insostenibile, per aiutare l’amministrazione comunale che da sola non può intervenire” . «Sono vent’anni», ha detto Capon, «che si discute del problema e si continuano a fare le stesse cose.
Così non si può pensare che le cose cambino, ecco perché ho scritto questa lettera. C’è tutto il tempo per organizzarci prima della prossima stagione estiva e intervenire alla radice, fin da subito». La polemica ha trovato una risposta nell’ex presidente del consiglio comunale Endri Bullo, oggi coordinatore della lista civica “Obbiettivo Chioggia” . «Questa lettera», ha risposto Bullo, «doveva farla quattro anni fa. Non è vero che in vent’anni si sono fatte le stesse cose, da quattro anni si sta facendo molto meno di prima». —
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