Sottomarina, il sindaco promette: «Installeremo i velox in viale Mediterraneo»
Armelao: «Da risolvere ancora alcuni ostacoli burocratici». Lungo la strada quest’estate ha perso la vita un sedicenne

Autovelox a Sottomarina in viale Mediterraneo per indurre auto e moto a non premere sull’acceleratore. Il sindaco Mauro Armelao è tornato sulla necessità di installare dei dissuasori alla velocità nella strada urbana più pericolosa, pur precisando che al momento ci sono degli ostacoli burocratici da superare per poter avere l’autorizzazione dal Prefetto.
Il sindaco lo ha precisato qualche giorno fa, durante la cerimonia per intitolare un oleandro alla memoria di Alessandro Spanio, il sedicenne rimasto ucciso la scorsa estate in un incidente stradale in viale Mediterraneo. L’oleandro è stato piantato lunedì durante la Giornata nazionale degli alberi, lungo il Lusenzo, luogo molto frequentato dai giovani, a poca distanza dallo stadio.
«Un piccolo gesto che facciamo accogliendo la richiesta dei genitori di Alessandro e della zia, con cui ho parlato a lungo anche subito dopo la tragedia», spiega il sindaco, «Di solito queste cose si fanno dopo qualche anno, invece il messaggio da parte della famiglia era fortissimo e ci siamo sentiti in dovere di fare qualcosa subito. Ma la nostra azione amministrativa non si deve fermare qua. Dobbiamo mettere in sicurezza quel viale maledetto, anche se la burocrazia non ci aiuta. È chiaro a tutti che servono degli autovelox perché di notte, quando non c’è traffico, viale Mediterraneo diventa un’autostrada. È un impegno che ci dobbiamo prendere per cambiare qualcosa. I rilevatori di velocità sono un grosso deterrente, come quelli a esempio installati sul ponte della Libertà a Venezia. Al momento le norme in vigore non ci permettono di farlo, ma ho già avuto contatti con la polizia stradale che sta cercando di capire come intervenire per poterli mettere».

La Prefettura permette di installare gli autovelox sulle strade urbane, come viale Mediterraneo, solo se alto scorrimento e ci sono quindi dei parametri tecnici rigidi ai quali rispondere. «Non vogliamo gli autovelox per fare multe», precisa il sindaco, «ma per salvare vite. È dimostrato che i velox sono un deterrente importante. Quando si sa che ci sono, si rispettano i limiti».
Approfittando della presenza alla cerimonia di molti compagni e amici di Alessandro, il sindaco ha allargato il discorso alla sicurezza stradale, ricordando anche ai ragazzi l’importanza del rispetto delle regole e della prudenza. «Penso a esempio alle luci della bicicletta elettrica che vanno accese», spiega Armelao, «Andare di sera a luci spente non vuole dire essere un eroe, ma rischiare la vita. Non si deve dare per scontato che chi guida si sia accorto della vostra presenza. Un attimo di disattenzione può sempre capitare a tutti e l’incidente è sempre dietro l’angolo».
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