Single e attività stagionali le riduzioni della Tari

L’arrivo del commissario in città segna anche l’inizio del conto alla rovescia per conoscere le nuove tariffe della Tari, la tassa sui rifiuti che ha preso il posto della Tares. Perché chi si era illuso che la scadenza del 21 luglio per l’ultima rata della Tasi - la tariffa sui servizi indivisibili come l’illuminazione pubblica - fosse l’ultimo giorno da cerchiare di rosso sul calendario del buon contribuente non aveva ancora fatto i conti con le ultime due rate della Tari, dopo i due acconti versati ad aprile e giugno sulla base del 90% di quanto versato l’anno scorso, quando appunto c’era la Tares.
Le date delle prossime scadenze si conoscono già - martedì 16 settembre e martedì 16 dicembre - ma quanto si dovrà pagare non è ancora stato definito: nell’ultima e sofferta seduta di metà giugno il consiglio comunale ha approvato il regolamento, ma l’approvazione delle tariffe, probabilmente contestuale all’approvazione del bilancio di previsione 2015, spetta al commissario Vittorio Zappalorto. Con la consapevolezza però che, come prevede la legge, i 92 milioni di euro del piano finanziario per i servizi di igiene urbana, le cui voci principali sono la raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade e delle piazze, dovranno essere totalmente recuperati dalle entrate della Tares, e cioè attraverso le tasche dei cittadini. Non si conoscono le tariffe, ma si conoscono le riduzioni stabilite dal regolamento nel solco segnato da Roma.
Ecco le principali. Abitazioni con un unico residente: riduzione del 15%; locali diversi dalle abitazioni adibiti a uso stagionale: riduzione del 30%; attività agrituristiche di ristorazione per le quali l’autorizzazione comporti vincoli all’apertura continua della stessa: riduzione del 30%; fabbricati rurali ad uso abitativo: riduzione del 30%. Sono, quest’ultime, riduzioni compensate giocate spostando l’asticella della Tares da un utente all’altro: per qualcuno che paga un po’ di più, c’è qualcuno che versa un po’ di meno. Tuttavia il Comune può decidere ulteriori riduzioni rispetto a quelle previste da Roma, a patto che «la relativa copertura», come spiega il regolamento, sia «assicurata attraverso il ricorso a risorse derivanti dalla fiscalità generale del Comune stesso». Storicamente il valore delle riduzioni coperte da Ca’ Farsetti con altre entrate è di 1 milioni di euro e riguarda, ad esempio, famiglie in difficoltà economiche, con presenza di disabili, associazioni di volontariato o musei. Confermare o meno le riduzioni? E per chi? Per tutti o solo per alcuni? È questa la decisione più importante e delicata che, consultati tecnici e dirigenti che a Ca’ Farsetti si occupano di bilancio, dovrà assumere il nuovo commissario, che però già ha anticipato che presterà attenzione ai più deboli. Molto dipenderà anche dallo stato di salute delle casse di Ca’ Farsetti, i cui bilanci sono sulla scrivania di Zappalorto in questi giorni. C’è poi la questione dei tempi. «Se l’approvazione delle tariffe arriverà entro luglio», spiega Maurizio Calligaro, il funzionario comunale responsabile del tributo, «già la scadenza del 16 settembre potrà essere calibrata sulle nuove tariffe. Altrimenti gli utenti pagheranno un terzo acconto, e il saldo avverrà a dicembre, con un aggravio della rata finale. Cioè: la somma da pagare rimarrà la stessa, ma la rata di dicembre sarà più corposa delle tre precedenti».
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