Si uccide gettandosi sotto il treno

QUARTO D’ALTINO. Linea ferroviaria bloccata per tre ore, disagi per pendolari e viaggiatori costretti a restare fermi nelle stazioni o a cercare mezzi alternativi per raggiungere le destinazioni. Oltre al dramma umano.
Attorno alle 15 di ieri pomeriggio una donna di 60 anni, residente nella zona di Quarto d’Altino, ha deciso che la sua vita non valeva più nulla, che era meglio farla finita, che per lei il suicidio era la cosa più giusta da fare. Uno di quei drammi terribili di cui non sapremo mai nulla, chiusi nei pensieri, nella propria coscienza, nelle proprie ossessioni. La donna si è stesa sui binari della linea per Trieste, non lontano dalla stazione di Quarto d’Altino, e ha atteso che passasse il primo treno. La linea è molto trafficata e il treno è arrivato dopo pochi minuti, lanciato a tutta velocità sul rettilineo. Il macchinista non ha potuto fare nulla, inutile azionare la rapida per usare i freni d’emergenza, il treno ha travolto la donna. È immaginabile la scena che si sono trovati sotto gli occhi i soccorritori. Questo il dramma umano.
Quello che riguarda tutti è racchiuso nelle cifre di Trenitalia: i treni hanno accumulato ritardi fino a 100 minuti, alcuni Regionali sono stati cancellati o limitati nel loro percorso di viaggio. La circolazione è rimasta interrotta dalle 15.05, tra le stazioni di Quarto d’Altino e Mestre. Intorno alle 17.30 la linea è stata parzialmente riaperta, attivando la circolazione dei convogli “a senso unico alternato”, su un solo binario. Alle 18.10, dopo il nulla osta da parte della magistratura, il traffico ferroviario è ripreso, ritornando progressivamente alla normalità in serata.
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