Sempre caccia aperta alla legna in spiaggia

JESOLO. Continua la caccia alla legna sul litorale. Dopo le ultime mareggiate che hanno devastato l'arenile, lasciandolo in balia di tonnellate di rifiuti e tronchi provenienti dalle montagne, gli episodi di raccolta del legname si sono moltiplicati a vista d'occhio. Con la complicità del bel tempo, infatti, tanti cittadini si sono recati alla foce del Piave parcheggiando le auto a pochi metri dall'incredibile “foresta morta”, caricando e scaricando più volte l'ambito materiale combustibile. Uomini e donne in tuta da ginnastica, che in questi tempi di crisi hanno deciso di mettere da parte un bel po’ di legna da far essiccare e poi bruciare nei mesi più freddi dell'inverno. Una situazione che si è ripetuta anche in altre zone del lido, soprattutto tra piazza Trieste e piazza Brescia, e che non è sfuggita al presidente di Alisea Renato Meneghel, impegnato in questi giorni nelle prime operazioni di raccolta del materiale spiaggiato.

«Purtroppo ci troviamo di fronte a una situazione eccezionale», ha detto Meneghel, «e credo che non ci sia nulla di male se qualche cittadino vada a rifornirsi di legna in spiaggia, visto che indirettamente è un contributo sociale alla pulizia dell'arenile e non avrebbe senso pensare a multe o sanzioni. Le cose che ci preoccupano purtroppo sono altre, per esempio il fatto che da qui alla prossima stagione estiva mancano molti mesi e non è escluso che possano esserci altri eventi di questa portata. I lavori di pulizia dell'arenile sono già iniziati in zona faro e piazza Mazzini, ma il lavoro da fare sarà tanto e non è giusto che i costi vengano addebitati solo ai cittadini di Jesolo. L'aiuto deve giungere anche dalle istituzioni sovra comunali».

Alessio Conforti