Seconda notte di presidio davanti a villa Querini

 Cinque addette della ex cooperativa sociale Elleuno, sostituita dalla coop Ancora di Bologna, hanno passato la seconda notte, tra ieri e oggi, sotto i gazebo installati lunedì lungo la recinzione di villa Querini. Prosegue così la protesta delle 400 operatrici dell'assistenza domiciliare e dell'accudienza scolastica. Le lavoratrici sostengono che con il cambio dell'appalto comunale da Elleuno ad Ancora, sarebbero cambiate le condizioni del servizio. Una visione condivisa anche dalla nuova cooperativa che da tempo sostiene l'impossibilità di mantenere le stesse condizioni economiche delle operatrici. A luglio si era parlato di tagli al personale, fra i 30 e gli 80 esuberi. Ora non si parla più di tagliare il personale ma di una diminuzione del 30% delle ore lavorative con una conseguente flessione degli stipendi. Inoltre, la cooperativa Ancora almeno per ora non intende riconoscere il contratto integrativo e questo mediamente potrebbe significare una perdita di 300 euro al mese per lavoratore su stipendi di partenza di 1.100 euro. Ieri mattina, nella sede della Cgil provinciale in via Cà Marcello, c'è stato un incontro tra Cgil, Cisl, Uil ed Usb con l'azienda. Enrico Cambrisi, della Cgil: «Ma finché non ci sarà un tavolo col vicesindaco Sandro Simionato sarà impossibile trovare soluzioni». (mi.bu.)

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