Scoperta mentre fa shopping con la carta di credito falsa

Truffatrice trentenne arrestata dalla polizia con la collaborazione dei commercianti delle Mercerie La giovane ha cercato di fare acquisti in negozi di grandi firme, ma è stata bloccata in tempo
Di Carlo Mion

Tenta di fare acquisti in negozi delle Mercerie con una carta di credito falsa, ma viene smascherata e alla fine arrestata. L’intervento della polizia che alla fine ferma la truffatrice è avvenuto grazie alla collaborazione dei negozianti che hanno fornito indicazioni precise sulla donna con la carta di credito falsa.

È successo sabato sera intorno alle 19 in zona Mercerie. Una giovane straniera ha cominciato ad entrare in diversi negozi che trattano famose griffe. Questo per fare acquisti di prodotti di qualità; da occhiali a vestiti.

Intorno alle 19 una pattuglia mista composta da agenti del commissariato di San Marco e da militari del reggimento lagunari Serenissima viene fermata da alcuni negozianti. I commercianti spiegano agli uomini in divisa che c’è in giro una donna straniera che sta cercando di fare acquisti con una carta di credito falsa. La descrizione dei negozianti è precisa e poco dopo la pattuglia nota e ferma la donna segnalata. E dal suo controllo arriva la conferma di quanto raccontato dai commercianti. Si tratta di una moldava di 33 anni. La donna si chiama Aliona Caraman e non ha precedenti. La donna è stata arrestata e oggi sarà processata per direttissima. Addosso gli è stata trovata la carta di credito falsa. Non è chiaro se sia riuscita a fare degli acquisti prima di essere smascherata.

L’utilizzo di carte di credito false o rubate rimane uno dei rischi maggiori che corrono i commercianti del centro storico, soprattutto quelli che hanno le attività nella zona di San Marco dove si trovano i negozi delle griffe più famose. Periodicamente le forze dell’ordine smascherano bande che arrivano in città per colpire con decine e decine di carte di credito rubate o clonate. Spesso riescono a mettere a segno i colpi acquistando merce o preziosi per diverse decine di migliaia di euro. Ma l’attenzione dei negozianti e i sistemi di sicurezza adottati dalle società che rilasciano le carte hanno limitato questa attività illegale.

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