Sciami di chironomidi e zanzare a Murano e al Lido

MURANO. Sciami di zanzare e chironomidi hanno invaso nelle ultime ore alcune parti dell’isola di Murano, ma sono state anche avvistate a Sant’Alvise in centro storico. La segnalazione parte dai residenti di Fondamenta Serenella dove, da oltre un giorno, uscire è quasi impossibile senza essere punti a ripetizione dai fastidiosi insetti. I chironomidi non pungono, e già si erano visti a sciami negli anni Ottanta in tutta la laguna, al punto da creare disagi perfino ai treni lungo il Ponte della Libertà, le zanzare tigre fanno invece il resto, creando moltissimi problemi di giorno soprattutto ad anziani e bambini piccoli.
«Non so cosa stia accadendo a questa città», commenta uno dei residenti di Fondamenta Serenella, Lino Tagliapietra, «ma dopo la moria di pesci e le maree anomale, adesso ci subiamo anche questa storia delle zanzare. Giovedì sera sono rincasato dopo una cena, e lungo la fondamenta non si riusciva neppure a camminare. A tratti ti ritrovavi le zanzare e i chironomidi nel naso respirando, nella bocca parlando ed erano dappertutto, pareti nere ricoperte. Una scena mai vista, da film dell’orrore. Abbiamo fatto fatica a rientrare in casa, e ce le siamo portate dentro perché erano impigliate nei vestiti. Da aver paura». Ora, i residenti sono costretti a stare con porte e finestre chiuse, perché appena le si aprono entrano gli insetti.
«Non ci siamo mossi da casa, tutto chiuso e il terrore che entrassero zanzare ovunque, con il rischio di essere punti in continuazione. Non è vivere questo, c’è qualcosa che non quadra. E mi è stato detto che anche a Sant’Alvise, vicino la fer mata del motoscafo, la situazione non era molto migliore». Negli anni Ottanta l’invasione di chironomidi fu generalizzata alla laguna, con disagi in tutte le isole e in centro storico. Stavolta le segnalazioni arrivano solo da Murano, ma è facile immaginare che il caldo e l’afa di questi giorni, possano aver giocato qualche brutto scherzo. I residenti sperano nella pioggia e nelle temperature più basse, come deterrente al fenomeno per allontanare ed eliminare naturalmente questi sciami di zanzare che si sono concentrati su Murano e dintorni.
Bettin: "Monitoriamo la situazione". «Il quadro climatico - ha rilevato Bettin - è in evoluzione e contiamo che, insieme ai nostri interventi diretti, possa contribuire a contenere e quindi a superare l'attuale situazione, che stiamo comunque seguendo ora per ora». La proliferazione di larve di insetti, almeno in alcune zone, era prevista dopo la crisi che provocato la morìa di pesci a metà luglio, determinata dalla combinazione di caldo eccezionale e precedente arricchimento di nutrienti delle alghe causato dalle lunghe piogge di primavera, con conseguente formarsi di zone di anossia, accentuata dalla putrescenza da fine ciclo algale, zone divenute trappole mortali per i pesci. Già da luglio era stata accentuata l'azione preventiva nei confronti delle larve, azione che continuerà e verrà rafforzata nei prossimi giorni.
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