Schianto terribile, l’Alfa correva fortissimo

CHIOGGIA. Sono stabili le condizioni di tutti i cinque feriti dell'incidente stradale che, sabato pomeriggio, a Rosolina, sul cavalcavia della provinciale 45, in località Villaggio Norge, ha causato la morte di un bambino chioggiotto, Alex Ferro, di quattro anni, e di un ragazzo, Nicola Zulian, 22 anni, operaio saldatore, di Rosolina. Alex viaggiava con la famiglia, diretta ad Adria, su una Chrysler Dodge, Nicola, su un'Alfa 156, insieme a due amici anche loro di Rosolina. Cristian Bordina, 23 anni, conducente dell'Alfa che avrebbe invaso la corsia opposta, lotta tra la vita e la morte in rianimazione all'ospedale di Rovigo, dove è stato trasportato in elicottero subito dopo l'incidente. La sua fidanzata, Ilaria Ferro, 24 anni, è in terapia intensiva a Porto Viro. In chirurgia, all'ospedale di Adria, sono ricoverati Simone Ferro e Roberta Sfriso, genitori del piccolo Alex, in pediatria il gemellino Daniel. Ancora tutti in prognosi riservata, ma nessuno in pericolo di vita. Il più grave di loro sarebbe, comunque, il papà Simone.
L'impatto frontale, a giudicare dalle condizioni delle due auto, è avvenuto a fortissima velocità. Il tachimetro della Dodge si è fermato sui 50, quello dell'Alfa è finito fuori scala. Ma questi sono solo elementi indicativi, che dovranno essere confermati o smentiti da un'eventuale perizia. In questo senso sembra essere orientato il magistrato rodigino titolare dell'inchiesta, Stefano Longhi. «Domani (oggi, ndr) vedrò gli atti», spiega, «poi deciderò i passi successivi. Non escludo che, in un primo momento, a garanzia di tutti, entrambi i conducenti vengano iscritti nel registro degli indagati in attesa che una consulenza tecnica stabilisca l'esatta dinamica. Ritengo improbabile l'autopsia, visto che le vittime sono decedute sul colpo e, salvo elementi nuovi, penso di limitarmi all'ispezione delle salme». La famiglia chioggiotta si stava recando ad Adria per comprare dei vestitini per il piccolo Alex che cresceva rapidamente. I due gemelli avrebbero compiuto cinque anni in agosto e sul profilo facebook della mamma si intuisce tutto l'amore, l'orgoglio e le speranze che i genitori nutrivano per loro. Sopra una foto che rappresenta due vecchietti che, nel 2060, giocano con la playstation, la mamma aveva scritto, in romanesco: «Daniel e Alex, speriamo de arrivacce». Una battuta che, forse, Roberta riferiva a se stessa, ma che ora suona come un triste presentimento.
Diego Degan
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