Sarà un Marghera Village tricolore

La kermesse inizia l'8 giugno ed è dedicata ai 150 anni dell'unità d'Italia
Tornano gli appuntamenti del Marghera Estate Village tra musica etnica, rock mercatini e gastronomia
Tornano gli appuntamenti del Marghera Estate Village tra musica etnica, rock mercatini e gastronomia
 
MARGHERA.
Se il rock si concentra a S. Giuliano nelle giornate calde dell'Heineken Jammin' Festival, «l'animo pop di Venezia si materializza ancora una volta con il Marghera Estate Village». Lo dice Tiziana Agostini, assessora alle Attività culturali, che saluta la 13ª edizione del festival che ogni estate si riafferma come luogo d'incontro e di svago per i veneziani e per i residenti dei Comuni limitrofi. «Questo progetto è la sintesi di una comunità - continua la Agostini - è l'Italia migliore che attraverso lo spettacolo riesce a costruire momenti di incontro».
 E se la musica da sempre si dimostra un ottimo collante in grado di unire lingue, culture e idee diverse, non c'era un modo migliore di una kermesse musicale per il 150º anniversario dell'Unità d'Italia, celebrata da una coreografia di Luciana De Fanti nella serata inaugurale dell'8 giugno. Il festival sarà diviso in tre periodi, ognuno assegnato a un diverso colore della bandiera italiana. Largo ai cantanti italiani quindi, a partire da due grandi nomi della musica nazionale: un classico come Patty Pravo (serata verde, 24 giugno) che accompagnerà con alcuni brani significativi della sua carriera la Max Rock Blues Society, band di Bruno Toffoletti che ha contribuito alla storia del blues italiano, e l'irresistibile levare di Roy Paci e Aretuska (serata bianca, 18 luglio), gruppo ska-jazz ospite più volte di programmi come Markette e Zelig. Non solo musica, ma anche danza e cabaret, con gli immancabili Carlo & Giorgio, che il 22 agosto (serata rossa) presenteranno il loro nuovo spettacolo. Ma Estate Village vuol dire anche cultura e informazione in un contesto come Marghera in cui non ci sono solo fabbriche e centri commerciali, ma che più di ogni altra area metropolitana si sta dimostrando un vero e proprio laboratorio culturale dove i valori dell'accoglienza e della solidarietà sono forti. Ecco quindi il dibattito sul Pat del 23 giugno o la serata bianca dedicata a musiche e ai balli del Venezuela (9 luglio). Per Carla Rey, assessora al Commercio, «il Village costituisce uno dei punti d'aggregazione più importanti del territorio, soprattutto per i giovani, è giusto appoggiarlo e condividerlo, anche se non sarà possibile sostenerlo economicamente». Quest'anno per l'evento, vista la situazione di austerità in cui è costretto al momento il Comune, non è stato investito nemmemo un euro, rispetto ai 10 mila che avevano finanziato l'edizione 2010. Il presidente del Consiglio comunale Roberto Turetta infatti definisce bonariamente gli organizzatori dei «matti»: il margine di rischio sarebbe infatti elevatissimo per questo che gli piace considerare quasi un «progetto di finanza con le associazioni». Ma il nuovo presidente dell'Associazione Village, Stefano Pesce, si mostra ottimista, confida nel bel tempo e non si mostra preoccupato per l'eventuale concorrenza con il Vintage Festival, l'altro grande evento stagionale atteso per la sua prima estate in zona Auchan. Nessun aumento per gli spettatori e per chi si fermerà in uno dei vari punti di ristoro del Village. I prezzi delle consumazioni sono rimasti bloccati dal 2002 e per favorire i più affezionati, c'è pure uno sconto sul biglietto delle serate per chi lo acquista in prevendita. Per l'associazione Village il rischio è alto per un ulteriore motivo: proprio quest'anno scade infatti la convenzione con il Comune e la Municipalità per la gestione dell'iniziativa, anche se, stando alle intenzioni dell'amministrazione, è probabile che si sottoscriva l'ennesimo rinnovo.

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