Salta l’Harlem Shake a San Marco Il ballo era a rischio denuncia

Spostato l’Harlem Shake Venezia, in programma per questo pomeriggio in piazza San Marco. Gli organizzatori sono stati invitati dalla polizia, altrimenti scattavano la denuncia, a non farlo in piazza San Marco ma da un’altra parte. Da qui la decisione di farlo sabato 6 aprile davanti alla stazione di Santa Lucia, con inizio alle 16.30. All’iniziativa, lanciata in rete e in particolare soprattutto su FB, avevano già aderito 2000 persone. “L’invito” della polizia dipende dal fatto che, come è noto, le manifestazioni in piazza San Marco sono vietate.
L' Harlem Shake è la tendenza del momento. È una danza pazza e collettiva, che ha invaso la rete negli ultimi mesi. Lo schema è fisso: sulle note di Harlem Shake, canzone tecno dell'americano Baauer, una persona, spesso mascherata, comincia a ballare mentre la gente attorno a lei continua a farsi gli affari propri. Ma dopo pochi secondi (quando nel brano comincia a suonare il basso) lo scenario si capovolge e iniziano tutti a ballare, ognuno a modo proprio, con i travestimenti più disparati. L'hanno fatto i giocatori della Juve, i cestisti dei Miami Heat e anche i Simpson. Poi i video fatti dai partecipanti vengono caricati in rete.
Anche a Venezia è scoppiata da alcune settimane la mania dell'Harlem Shake, la moda del momento da quando a fine gennaio un gruppo di studenti americani ha pubblicato su Youtube un video in cui - sulle note della canzone Harlem Shake del deejay e produttore americano Baauer - improvvisano una danza con parrucche e tutine: «Do the Harlem Shake!».
Un video che in pochi giorni ha fatto il giro del mondo, con migliaia di persone e gruppi di amici e interpretare e rivisitare il ballo che, ovviamente, finisce su Youtube. L'interpetazione più affollata, dalle nostre parti, è quella di sabato della settimana scorsa, in piazza Ferretto, con cinquecento ragazzi scatenati (e la festa che poi è degenerata nel lancio di uova e nell’intervento della polizia).
Ma non solo luoghi pubblici. Infatti vengono preferiti i luoghi più strani. In classe durante l'ora buca, negli spogliatoi prima dell'allenamento, nel giardino di casa, nel bar (e soprattutto sul bar), nel vagone del treno che porta a lezione e pure in gondola. A Mestre a fronte di oltre 2.500 adesioni su Facebook si sono presentati in 500, ragazzi di età compresa tra i 14 e i 25 anni
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