Salma scambiata in obitorio denuncia per danni in arrivo

CHIOGGIA

Ieri, nella basilica di San Giacomo, a Chioggia, i familiari hanno salutato per l’ultimo volta Luigi Vido, il 73enne morto venerdì all’ospedale di Dolo dopo aver contratto il Covid. Vido potrà riposare in pace nel cimitero di Borgo San Giovanni, dopo la vicenda che lo ha visto involontario protagonista: ovvero lo scambio di salma in obitorio che aveva fatto saltare il funerale, poi riprogrammato ieri. Vicenda che avrà probabilmente un strascichi legali, dato che l’impresa di onoranze funebri di Chioggia, incaricata del funerale, vuole sporgere denuncia. «Vogliamo chiede i danni», spiegano i responsabili della ditta «materiali e morali sia alla ditta Lucarda che all’ospedale di Dolo, per quanto accaduto lunedì. Materiali perché in pratica noi avevamo preparato tutto per il funerale che si doveva svolgere lunedì pomeriggio: trasporto, fiori, epigrafi e tutto quanto ruota attorno ad un servizio funebre. Con il rinvio delle esequie abbiamo buttato i fiori, rifatte le epigrafi con la nuova data della celebrazione e perso la giornata di lavoro quando invece avevamo già preparato la squadra. Poi ci sono i danni morali perché per la famiglia siamo noi il loro punto di riferimento e, anche se non c’entriamo per nulla, siamo noi ad avere fatto brutta figura». Insomma una vicenda che rischia di trascinarsi in tribunale, anche se le colpe sulle responsabilità dell’increscioso episodio dovranno essere appurate, tanto che la stessa Usl 3 ha promesso una inchiesta interna.

Una vicenda grottesca, se non ci fosse di mezzo il dolore dei familiari per la morte di un proprio caro, che ha visto la salma del 73enne chioggiotto deposta nella bara sbagliata, per poi essere ritrovata, sempre all’obitorio di Dolo, in un altro cofano che era già stato sigillato in precedenza. —



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