Rubano cassaforte con dentro fucili e le raccolte per l'Auser
I ladri si sono portati via le armi e i fondi di beneficenza raccolti per aiutare gli anziani a Natale

CAMPAGNA LUPIA. Ladri in azione a Lova di Campagna Lupia e da un’abitazione spariscono armi gioielli e denaro per un valore complessivo di quasi 6.000 euro . Tutto materiale che si trovava in una cassaforte che i ladri si sono portati via. A denunciare il colpo è direttamente la vittima della razziam Gilberto Bertoncello, presidente locale dell’associazione Auser.
L’uomo risiede nella frazione di Campagna Lupia in via San Marco al civico 44. «I ladri», spiega Bertoncello, «sono entrati in azione in pieno giorno. Hanno agito fra le 14 e le 17 quando sia io che mia moglie eravamo fuori casa». Ad accorgersi che era avvenuta la razzia è stata la moglie dell’uomo.
«Mia moglie è entrata in casa e ha visto la porta chiusa», dice Bertoncello, «a quel punto quando è entrata in camera da letto ha trovato tutto sotto sopra. I banditi erano entrati forzando con dei cacciaviti una finestra sul retro della casa. I ladri si sono diretti verso un armadio alto 2,60 metri che conteneva una cassaforte in cui solitamente tengo i fucili da caccia, i preziosi e il contante, in questo caso c’era qualche centinaio di euro miei, ma oltre 3.000 di una raccolta di solidarietà che avevano racimolato per opere di beneficienza dell’Auser».
I ladri si sono portati via direttamente la cassaforte a quel punto, passando per l’ingresso principale dell’abitazione, pensando bene di non perdere tempo e di aprirla con calma in un posto tranquillo. Dentro la cassaforte con i contanti c’erano nel dettaglio: una collana di perle, un anello d’oro, e anche due fucili da caccia con delle munizioni. Armi regolarmente registrate e detenute che però in mano a dei malviventi possono diventare un problema. I ladri per portare via la cassaforte erano certamente in più di una persona, suppone Bertoncello, e probabilmente hanno usato un furgoncino per scappare.
«Dopo la telefonata di mia moglie che mi ha avvisato di cosa era successo», conclude Bertoncello, «sono arrivato do corsa a casa e insieme siamo andati a fare denuncia ai carabinieri. Un atto dovuto visto che sono state rubate in questo caso anche delle armi. I ladri devono averci controllato prima di entrare in azione, forse da qualche giorno perché sono entrati solo quando erano sicuri che la casa fosse vuota.
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